Claudio Bisio non è solo l’attore e il comico amatissimo dagli italiani. Negli ultimi mesi ha infatti deciso di partecipare ad una missione umanitaria in Zimbabwe insieme a Cesvi, organizzazione impegnata in programmi di cooperazione e sviluppo nei Paesi più poveri del pianeta. Intervistato dalla rivista 7, Bisio racconta le ha ragioni per chi ha deciso di partire per l’Africa: “Collaboro con Cesvi da tanti anni, li ho aiutati nella raccolta fondi. Nel 2004 ho conosciuto Takunda, un bambino nato sano da madre sieropositiva, da tempo mi ripromettevo di andarlo a trovare in Zimbabwe. Non è un viaggio semplice, né per logistica né per le questioni sanitari, vaccini e profilassi varie”. Il comico racconta che per diversi anni lui e la moglie hanno rimandato il viaggio, con la scusa dei figli piccoli, ma finalmente hanno deciso di partire, curiosi di poter toccare con mano i vari progetti di cui tanto avevano sentito parlare.
“VOLEVO TOCCARE CON MANO IL LAVORO DELLE ONG”
Nell’intervista rilasciata a 7, Claudio Bisio ammette di essere rimasto stupito per come i progetti vengono portati a termine in Africa. Anche se il Continente è attanagliato da miseria e gravi malattie, continua a guardare avanti, ad un futuro migliore. Dal viaggio, il comico ha capito che si può fare molto anche sul posto, aiutando in prima persona i bisognosi, con impegno e soprattutto senza sbraitare. Ma guai a chiamare Bisio un buonista: “Buonismo per me è un termine abusato e senza senso. Dopo le polemiche sulle Ong volevo toccare con mano il loro lavoro e, per quanto mi riguarda, in questa esperienza con Cesvi ho visto tanto pragmatismo e nessun assistenzialismo”. Claudio Bisio ammette di essere stato contattato da varie associazioni in passato ma di avere scelto i progetti umanitari ritenuti più seri, consapevole di doverci mettere la faccia. Confessa inoltre di essere uno dei pochi attori o conduttori che si impegna concretamente nel volontariato.
“BISOGNA IMPARARE A ROMPERE GLI SCHEMI”
Nell’intervista a 7, Claudio Bisio ripercorre il suo passato, caratterizzato da grandi soddisfazioni in ogni ambito nel mondo dello spettacolo. Dal teatro, il cinema, la televisione fino a ruoli da doppiatore e volto di spot pubblicitari. Ma com’è cambiato in tutti questo anni? “Certo, l’età la sento… devo essere più disciplinato. Ho imparato che non posso più permettermi di andare a cena a mezzanotte”. Ma, soprattutto, ad essere cambiata è la televisione che è diventata troppo conservativa, costantemente legata al passato. Quando una cosa funziona, la si replica all’infinito ma bisogna imparare anche a rompere gli schemi e ad andare avanti anche nelle piccole cose. E, infine, non può mancare un riferimento all’attuale situazione politica dell’Italia, chi meglio del Presidente della Repubblica Bisio potrebbe esprimere la sua opinione? Ma qui, l’attore chiama in causa il suo ufficio stampa: “Mi vietano di rispondere. Parlo troppo, e poi combino pasticci”.