La vita di Nadia Toffa è cambiata drasticamente dopo la diagnosi del tumore. È cambiata perché è stata una significativa svolta che le ha fatto aprire gli occhi su tante altre cose che prima non vedeva. E così ha scritto un libro, uscito ieri, “Fiorire d’inverno”, nel quale racconta la sua battaglia. La giornalista che ha, da poco, ripreso la conduzione delle Iene ha parlato molto del senso della vita e questa mattina ha condiviso un post riguardo la triste vicenda di Igor Maj, quattordicenne milanese soffocato per aver tentato una prova di coraggio vista sul web. “Buongiorno a tutti. Preghiamo per la vita che è sacra… rispettiamola sempre. Impossibile capire lo strazio di questi genitori che hanno perso un figlio così giovane per una sfida di coraggio. Il coraggio, ragazzi, dimostratelo in altri modi non rischiando la vita. Preghiamo perché questo papà e questa mamma trovino serenità”, ha scritto su Instagram Nadia Toffa.



LA LETTERA DEL PAPA’ DI IGOR

Riguardo la vicenda riportata da Nadia Toffa, questa mattina il Corriere della Sera, ha pubblicato le parole del padre del giovane ragazzo morto in seguito a una sfida trovata sul web. “Nostro figlio era irrequieto e vivace, era bravo a scuola e faceva tanto sport. […] In un momento in cui era da solo a casa ha cercato su YouTube due parole: «sfida-ragazzi». Le ha cercate per diversivo, con leggerezza, senza pensare chissà che. Internet a volte risuona come le sirene di Ulisse. Nel suo caso è partito un video, «5 Challenge pericolosissime che gli adolescenti fanno». L’ultima sfida era una sorta di «gioco» al soffocamento. Probabilmente ne aveva sentito parlare, forse qualcosa sapeva già o circolava tra gli amici, probabilmente ha cercato le «istruzioni» e ha provato, convinto di poter controllare tutto con la sua forza e la sua intelligenza. Una cazzata. Una cazzata che gli è costata la vita. È cosi che è morto Igor, appeso, per colpa di un inganno online. Strangolato da una corda. Una di quelle che in arrampicata servono per salvarsi la vita. […] Cercate il confronto reale con un amico, con un gruppo, persino con un rivale, ma non restate soli. E non confondete il web con un compagno, perché sarà solo lui a confondere voi”.