Kabir Bedi a tutto tondo nell’intervista odierna rilasciata a Storie Italiane: l’attore indiana, noto per aver interpretato Sandokan, si è raccontato a Eleonora Daniele, parlando della morte del figlio Siddharth e dell’amore sbocciato con Parveen. “Il dolore non passerà mai”, il commento dell’interprete a proposito del figlio, suicidatosi dopo aver scoperto di essere affetto da schizofrenia, ripercorrendo la tragedia vissuta da lui e dalla sua famiglia. E non è mancato anche un commento sulla sua vita lavorativa, con Kabir Bedi che è impegnato proprio in Italia: insieme a una delegazione di produzione cinematografica indiana è in Basilicata per studiare le location delle varie città. “Soddisfazione per la visita dell’attore”, il commento del sindaco di Ruoti Anna Maria Scalise, con Bedi che ha parlato anche della bellezza dei paesaggi nostrani. Clicca qui per rivivere l’intervista a Storie Italiane. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LA MORTE DEL FIGLIO SIDDHARTH

Kabir Bedi e la morte del figlio schizofrenico: “Un dolore incolmabile”, lunga intervista dell’attore indiano a Storie Italiane. Noto per aver interpretato Sandokan, Kabir Bedi è tornato sulla tragedia che ha sconvolto la sua vita: la morte del primogenito Siddharth, suicidatosi dopo la diagnosi di schizofrenia. “Era un genio” sottolinea l’attore, che ha aggiunto: “Lui studiava informatica nelle migliori università del mondo, si è laureato e ha iniziato a insegnare in un’altra università. Poi è accaduto qualcosa di inspiegabile: per due anni abbiamo provato a curarle, poi c’è stato un episodio di violenza e i medici hanno diagnosticato la schizofrenia”. Una malattia dolorosa per il figlio e per la famiglia: “Arriva alle persone molto sensibili e molto intelligenti, le cose cambiano all’improvviso: nessuno sa quali sono le cause, non esisteva una cura. Gli hanno dato delle pillole, come se gli avessero dato delle pillole per dormire”. “Lui ha parlato con me del suicidio, mi diceva: ‘cosa faccio tutto il giorno?’. Televisione e libri non avevano senso, non poteva concentrarsi. Ho chiamato la squadra di prevenzione suicidio a Los Angeles, dove era in cura, ma lui non voleva vivere in quel modo” prosegue l’attore, evidenziando che “i medicinali non funzionavano molto bene, ora sono migliorati”. L’interprete pensa “di aver fatto tutto il possibile”, sottolineando il dolore dei familiari di chi soffre di questa malattia: “Le famiglie degli schizofrenici soffrono di più, amano una persona che non è più la stessa, che è cambiata”.



KABIR BEDI E IL NUOVO AMORE

Dopo aver parlato della pagina più dolorosa della sua vita, Kabir Bedi ha parlato della sua nuova compagna: “E’ bella sia dentro che fuori: è intelligente e molto sensibile. Non è un problema per me la differenza di età, forse è un problema per lei”. Parveen ha infatti ventinove anni in meno dell’attore, che ha aggiunto: “Penso che lei sia la donna giusta per me, arrivavo da tre matrimoni e volevo essere sicuro che fosse lei”. L’interprete di Sandokan ha poi commentato ‘il mistero del bacio con Romina Power’, traendo spunto da un siparietto dalla puntata di Domenica In di due settimane fa: “C’è stato il bacio? Cosa ha detto Romina? Questo rimane dietro il velo che ci copriva. Rispetto molto Romina, la verità rimane tra di noi (ride, ndr)“. Infine, una battuta sugli impegni lavorativi: “Sono in Italia perchè Angelo Reggiano hanno invitato una delegazione cinematografica indiana per vedere i bei posti della Basilicata. Abbiamo trovato posti incredibili, Matera per esempio. Tantissimi posti che ti tolgono il respiro, l’accoglienza del popolo è stata incredibili. L’Italia è bella, è sempre bella”.

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