Marco Giallini è il temerario del cinema italiano, il suo nome adesso è noto a molti ma un tempo non era così e a pochi giorni dal debutto di Rocco Schiavone 2 lui stesso ammette che questo non è di certo un male, anzi. Proprio grazie al fatto che in questi anni ha costruito molto, poco alla volta, e che il successo è arrivato quando aveva già le spalle grosse e forti, si sente meglio, più di altri. Lui stesso in una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni si racconta e commenta questa notorietà che lo ha travolto e che adesso non gli permette di vivere come un tempo, nel sottosuolo: “Adesso un miracolo se trovo due che non mi riconoscono“, dice Giallini e poi conferma anche di essere contento così: “Ho un background tosto, delle fondamenta solide”. Negli anni passati sapeva bene quale era il suo obiettivo ma ha confermato anche di “Non farne mai un dramma, stavo bene così”. Al grido di tutto è bene quel che finisce bene adesso Giallini, soprattutto grazie alla tv e alle fiction di Rai1, ha raggiunto la popolarità che gli spetta e questo gli ha dato una notevole spinta anche nel suo amato cinema, uno dei suoi sogni nel cassetto e “uno degli amori anche dei suoi genitori, negli anni in cui il cinema era cultura“.



Un approccio da grande professionista

Chi conosce Marco Giallini sa bene anche qual è il suo modo da approcciarsi alla vita e all’arte e lo stesso ha fatto in questi ultimi due anni partecipando anche ad eventi pubblici (quasi costretto) e mostrando il suo lato migliore, quella pungente ironia che è alla base della sua vita e che, spesso, viene fuori a tutti coloro che hanno sopportato un grande dolore proprio come lui in occasione della morte dell’amata moglie. Di questo nell’intervista non ha parlato ma ha avuto modo di raccontare alcuni dettagli della sua vita privata e della sua famiglia. Rocco e Diego sono i suoi ragazzi, i figli di 20 e 14 anni: “Sono belli, sono completamente in loro balia ma penso di essere un buon padre“. Questo è uno dei pregi che l’attore si riconosce e guardando al passato ammette anche di essere molto simile al suo che, non lo ha mai sfiorato, ma sapeve essere autoritario e quando sbagliava gli tirava le orecchie per riportarlo sulla retta vita. Lui è proprio così ma ammette anche di saper “viziare i suoi figli” grazie al suo modo di cucinare e prendendoli per la gola. Nell’intervista ammette di saper fare la carbonara di asparigi ma senza pasta e poi riporta uno dei commenti che l’amico chef Heinz Beck gli fa spesso: “Sei migliore tu come chef che io come attore” anche se non sa bene se si tratta davvero di un complimento o meno.



L’amore per la musica

Infine, Marco Giallini continua a raccontarsi e torna anche su un argomento a lui tanto caro, quasi come la tv o il cinema, ovvero la musica. Lui ama definirsi “autistico della musica” e spesso e volentieri si lascia trascinare ancora più che dalla recitazione, che sia essa tv o cinematografica. Ma la rivelazione bomba riguarda proprio la musica e la seconda stagione di Rocco Schiavone al via il prossimo 18 ottobre nel prime time di Rai 2. Marco Giallini conosce la musica e ha decine di vinili di artisti che non sono molto commerciali e che in pochi conoscono ed è proprio per questo che è lui che ha suggerito la sigla della prima stagione e, udite udite, lo sentiremo esibirsi, o quasi, nella seconda stagione della serie. All’interno del pezzo Mescalito che segnerà le scene della serie ambientate a Trastevere “mi sentirete mugugnare uno stornello romanesco“. A quanto par Giallini ha trovato il modo per mettere insieme la musica, la sua passione primordiale, e la recitazione per la quale ha optato quando ha capito di avere troppo cuore e di doverlo per forza investire in qualcosa di bello. Sicuramente i fan hanno apprezzato e continueranno a farlo anche in futuro.

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