X Factor 2018 prosegue inarrestabile la sua corsa verso la fase finale dei Live. Dopo le selezioni dal vivo e i BootCamp, è arrivato il momento degli Home Visit che vedrà i quattro giudici chiamati a scegliere i tre talenti da portare con sè nella fase Live. Tra i 5 concorrenti in lizza per la categorie Gruppi di XF 12 ci sono i Moka Stone, la band che è riuscita da subito a conquistare il “si” di Asia Argento. Durante la fase delle audizioni, i Moka Stone hanno presentato l’inedito “Grazie di che“, che ha convinto tutti i giudici fatta eccezione per Fedez, che si è dimostrato un pò dubbioso verso la band. Nonostante i dubbi del rapper, la band ha passato il turno arrivando alla fase dei BootCamp. Pronti a tutto pur di conquistare una delle cinque sedie disponibili per gli Home Visit, i Moka Stone hanno stupito i giurati con la cover “Renegades of funk” dei Rage against the machine. Una versione speciale, visto che i ragazzi hanno voluto riscrivere in italiano una parte del testo. Una scelta che ha trovato l’approvazione dei giudici e in particolare di Asia Argento che a fine esibizione ha detto: “Un giudice come me ha bisogno di voi“.



CHI SONO I MOKA STONE

I Moka Stone sono uno dei gruppi protagonisti della dodicesima edizione di X Factor 2018. La band è nata nel 2012 grazie a Gabriele Capri, 22 anni da Cenaia in provincia di Pisa. Successivamente da Volterra è arrivato Pietro Spinelli, impegnato alle tastiere al sintonizzatore. A completare la band: alla batteria Gabriele Guidi e Lorenzo Palmè Palmerini. Il loro marchio di fabbrica è il crossover, ossia la capacità di muoversi tra diversi stili musicali. Prima di formare i Moka Stone, Gabriele Capri ha provato la carriera solista pubblicando alcuni brani in cui rappava tutto il suo disagio e il desiderio di conquistarsi uno spazio nel panorama musicale italiano. Come si legge su QuiNewsPisa.it: ” Il rap mi ha spinto a leggere all’inizio per opportunismo (avevo bisogno di parole) ma poi ci ho preso gusto e ora leggere è un piacere”. Poco dopo ha cominciato a scrivere i primi pezzi coltivando così la voglia di farcela ed emergere difendendo sempre la musica rap. “I ragazzi stanno male, c’è tanto disagio in giro, le famiglie si spezzano come grissini e cresce il consumo di droghe. Non è colpa del rap. È colpa di un paese infelice”. Sulla musica poi non ha alcun dubbio: “La musica aiuta sempre, perché ascoltare chi ti parla delle brutte esperienze che stai vivendo apre una breccia nella tua solitudine e crea uno stato di fratellanza”.



LA COVER DEI RAGE AGAINST THE MACHINE

A X Factor 2018, Gabriele Capri si è presentato sul palco con i Moka Stone. La band sin dalla fase delle audizioni dal vivo ha voluto mettersi in mostra presentando l’inedito “Grazie di che” accolto con grandissimo entusiasmo da tutti i giudici, ad eccezione di Fedez che si è dichiarato dubbioso. Nonostante ciò la band ha proseguito la sua avventura nel talent musicale di Sky Uno arrivando alla fase dei BootCamp. In quest’occasione i Moka hanno deciso di interpretare la cover “Renegades of funk” dei Rage against the machine. Una versione speciale che la band ha voluto rivoluzionare proponendo una parte del testo in italiano. Una scelta che ha fatto letteralmente impazziare la giurata Asia Argento che, potendo utilizzare lo switch, ha fatto alzare i Kafka sui pattini. Riusciranno Gabriele e i Moka Son ad arrivare alla fase Live di XF12?