Si parla di Mimmo Lucano ormai da mesi. Il sindaco di Riace non è nuovo alle polemiche anche se, questa volta, per motivi diversi. Prima dei risultati dell’inchiesta (che non è partita dal Governo attuale) che hanno portato ad un’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, Mimmo Lucano era già finito sulla cresta dell’onda ma non per via del suo modello, almeno non direttamente. La denuncia in quel caso era arrivata dal suo entourage e da Beppe Fiorello protagonista di un film tv per Rai1 proprio nei panni del sindaco di Riace. Al centro della pellicola c’è il lavoro fatto da Lucano in termini di immigrazione e accoglienza ma da quasi due anni ormai la messa in onda del film su Rai1 veniva rimandata fino alla svolta e all’accusa formulata nei confronti del sindaco. Perché la Rai ha boicottato il film e adesso lo accoglie nello studio di Fabio Fazio? Sembra che a fare scudo intorno alla partecipazione del sindaco a Che tempo che fa ci abbia pensato proprio l’ordine dei giornalisti sottolineando il fatto che la politica non può scegliere l’ospite di una trasmissione. Il concetto sembra uguale ma il risultato un po’ diverso… (Hedda Hopper)



La Lega insorge…

Mimmo Lucano, il sindaco di Riace lo scorso 2 ottobre con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tornato in libertà il 17 ottobre dopo la revoca degli arresti domiciliari, sarà ospite di Fabio Fazio nella puntata di Che tempo che fa che andrà in onda domani, domenica 21 ottobre. La Lega, però, non ci sta e ha diffuso una nota ufficiale con cui si è scagliata contro la decisione della Rai di ospitare il sindaco del comune calabrese. A replicare alla Lega è il PD attraverso Davide Faraone, membro proprio della commissione tirata in ballo dai leghisti. “Secondo i parlamentari della Lega Mimmo Lucano non dovrebbe essere invitato in trasmissione da Fazio perché comunicherebbe modelli distorti e lontani dalla legalità. Se questo è il criterio, chiederei alla Rai di far sparire dagli schermi Salvini ed i dirigenti Lega”, ha twittato mentre Nicola Fratoianni, esponente di Sinistra Italiana afferma che “la Rai non è Telepadania” (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



La Lega attacca Fabio Fazio e la Rai

Fabio Fazio ha scatenato una bufera invitando a Che Tempo che fa il sindaco di Riace Mimmo Lucano con la Lega Nord che è insorta. L’uomo era stato condannato agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In una nota i parlamentari del Carroccio hanno ribadito: “La televisione pubblica non può divulgare modelli distorti sull’onda di strumentalizzazioni ideologiche“. Una spiegazione che poi è scesa nei dettagli, sottolineando come nonostante la revoca degli arresti domiciliari sia evidente che Lucano sia ancora accusato di aver violato norme amministrative, civili e penali sull’accoglienza. Arriva poi la richiesta formale: “Chiediamo a Fabio Fazio che non chiami il sindaco in trasmissione”. La situazione però ha preso una piega ancor più eccessiva con al vaglio una interrogazione nella commissione di Vigilanza. Sono attesi già nelle prossime ore degli sviluppi in merito a una vicenda che sta assumendo sempre più tratti particolari.



Interviene il Sindacato dei giornalisti

Il Sindacato dei giornalisti ha deciso di scendere in campo per esprimere il suo parere in merito alla questione legata all’invito da parte di Fabio Fazio del Sindaco di Riace Lucano a Che Tempo che fa. In una nota congiunta Fnsi e Usigrai sottolineano: “Dovete rassegnarvi. I partiti non possono e non devono decidere chi può essere ospite in una trasmissione e chi non deve farlo. Come non devono mettere bocca su quelli che sono i sommari dei telegiornali o peggio sui direttori di reti e testate. Siamo certi che nessuno alla Rai cederà al veto dei parlamentari della Lega su Domenico Lucano”. Di certo la vicenda ha scosso le acque con le diverse fazioni politiche pronte a scendere in campo per darsi battaglia. Al momento la partecipazione di Lucano alla trasmissione di Rai Uno sembra comunque confermata a meno di ulteriori stravolgimenti.