Gianfranco D’Angelo non ha intenzione di ritrattare il senso delle affermazioni che hanno fatto storcere il naso a tanti. Il conduttore non rinnega il senso della sua intervista a Domenica Live, per intenderci quella in cui pochi giorni fa dichiarava:”I duemila euro che prendono di pensione non mi bastano”. E da parte sua D’Angelo non vuol dare uno schiaffo alla povertà, non intende mancare di rispetto a chi fatica ad arrivare alla fine del mese, piuttosto vorrebbe riconosciuto il suo diritto ad una vecchiaia tranquilla. Crede di essersela meritata, come ha ribadito convintamente da Barbara D’Urso:”Sono 60 anni che lavoro, da quando ne avevo 20. Ho fatto una bella vita e non mi lamento, ma per potermi godere quello che mi sono conquistato e per stare sereno a 82 anni devo ancora continuare a lavorare”.  E a dirla tutta, detta così, c’è chi può contraddirlo?

GIANFRANCO D’ANGELO, “ALLA VILLA IN SARDEGNA NON RINUNCIO”

Concetti ribaditi oggi in un’intervista a Il Corriere della Sera, in cui Gianfranco D’Angelo ha chiarito ancora di più la sua posizione:”È seccante quanto ho letto su alcuni giornali, che hanno distorto le mie parole. Non è vero che ho detto di esser povero e soprattutto non mi lamento. Non sono in rovina, dico solo che la pensione che prendo non mi permette di godermi quello che ho costruito. È ovvio che sto meglio rispetto a chi prende 400 euro al mese, ma io ho lavorato per 60 anni. Sessant’anni in cui mi sono fatto in quattro tra Rai, Mediaset, spettacoli e programmi. E c’è chi con 4 anni e 6 mesi porta casa un vitalizio da 6.000 euro“. A domanda diretta, D’Angelo chiarisce di non avere alcuna intenzione di rinunciare neanche alla villa in Sardegna finita nel mirino dei suoi accusatori:”Ma perché? Ci ho messo tanto per farmela, ho faticato tanto. La gente può dire quello che vuole ma non sarebbe giusto: possibile che neanche negli ultimi anni di vita si possa godere anche di qualche piccola soddisfazione oltre alla sussistenza? Ripeto: non sono in miseria, ma in proporzione a quello che ho dato mi sembra molto poco. Poi se si vuole fare polemica…“.

GIANFRANCO D’ANGELO: “BASTA TASSE AD UNA CERTA ETA'”

Nella sua chiacchierata con Il Corriere della Sera, Gianfranco D’Angelo si fa poi portavoce di un appello che ha quasi del politico:”Secondo me a una certa età, basta (tasse). Abbiamo già dato. Tra Irpef, Imu, Iva, Tari e quant’altro siamo subissati dalle tasse. Non è possibile continuare a pagarle tutte, superati gli 80 anni e con 60 anni di contributi versati. Sì, onestamente pensavo che avrei preso di più di pensione, tutto qua“. D’Angelo rivendica insomma il diritto ad una vecchiaia tranquilla, ancora di più se il suo ruolo da capofamiglia non si è ancora estinto:”Lavoro innanzitutto perché mi piace, non per i soldi. Certo, quelli non bastano mai. Ma non solo a me, a tutti. Sono anch’io un papà e un nonno. Ho due nipotini piccoli e due figlie, che lavorano per carità, ma senza il mio contributo avrebbero delle difficoltà economiche. E con la sola pensione che percepisco non potrei aiutarle, come fanno tutti i genitori“.