La vita di Serena Grandi è cambiata con “Miranda”, che l’ha consacrata come sex symbol a livello europeo. Scatti, richieste continue, calendari… «E l’ufficio stampa che mi incitava: “Mi raccomando dichiarazioni forti, anche irreali, non sei mica una donna a casa con l’uncinetto”», ha dichiarato l’attrice al Fatto Quotidiano. Ad esempio, girò la storia dei due pugili sfiancati in una notte di sesso a tre: «Me lo ha chiesto pochi giorni fa pure mio figlio. E No, quella è verissima». Capitava poi che per le scene di nudo i set improvvisamente si affollavano. Serena Grandi ha raccontato che molti trovavano delle scuse, anche le più strane e ridicole: «E non parlo di poche persone, ma di 70-80; per questo un giorno ho deciso: basta con gli imbucati, voglio solo gli stretti necessari, come regista e direttore della fotografia». Ma suo marito era geloso: «Sempre, e per questo non lo avvertivo mai quando giravo una scena di nudo, altrimenti si precipitava da me».



“ME TOO? LOTTA CONTRO MULINI A VENTO”

Il tempo passa, forse anche per questo Serena Grandi non lavora più nel cinema. «Non mi chiamano, eppure ho girato 80 film, lo stesso numero di Alain Delon», ha dichiarato l’attrice al Fatto Quotidiano. Un’idea però se l’è fatta sulle possibili ragioni: «Forse sono nell’età di mezzo e forse il mio fisico e la mia aurea non permettono un ruolo adatto. Mi ci vede come nonna?». Serena Grandi però è corteggiata, seppur solo nel privato: «Tantissimo e da tutte le età, e mi riferisco al ventenne studente fino all’over sessanta imprenditore». E questo alla faccia di chi le dà dell’ingrassata: «Lo dico sempre: sono morbida, sono una curvy; sono una caramella mou». Ma Serena Grandi non si concede: «Non ho voglia di incazzarmi per le beghe di nessuno, e poi quando arrivi alla mia età non ti va più bene niente, diventi maggiormente egoista, meno disposta a concedere per il solo piacere di dare». Serena Grandi sa come muoversi con gli uomini, per questo ha saputo gestire situazioni complicate: «Il MeToo è una lotta contro i mulini a vento, se avessi denunciato, sarei stata perennemente in tribunale. Per fortuna non mi sono mai sentita in reale pericolo o difficoltà, piuttosto ho gestito le situazioni, alle brutte qualche sberla l’ho piazzata».

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