Jerry Calà è tornato a far parlare di sé, soprattutto con l’affermazione relativa alla sua voglia di fare cinema. «Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni. Qui invece si dice che uno puzza di morto». Ma nell’intervista a Rai Radio 2 durante il programma “I Lunatici” ha parlato anche di Mara Venier. Tempo fa la conduttrice rivelò di averlo trovato ad amoreggiare in bagno nel giorno del loro matrimonio. «Non è vera quella storia, Mara è una burlona. Era una festa che avevamo fatto con gli amici, mi ha beccato che parlavo con una fitto fitto in bagno. Non che ci facevo cose», ha spiegato l’attore. Calà, che scherzosamente ha invocato la Var, ha poi proseguito: « Sai quando hai un po’ bevuto, ti avvicini e ti metti a parlare con una. Lei mi ha beccato, ha frainteso e mi ha riempito di botte. Cosa che tra le altre cose non dice mai». (agg. di Silvana Palazzo)
Jerry Calà: “Avrei tenuto Asia Argento a X Factor”
Jerry Calà, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Rai Radio2 nel corso de “I Lunatici“, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, ha toccato svariati argomenti. Il portale del Messaggero ha riportato le parole dell’attore, andiamo a scoprire quelle più significative. Sul fenomeno #metoo Calà utilizza prima l’ironie per poi arrivare al suo pensiero sull’esclusione di Asia Argento a X Factor: “Anche in questo caso ci vorrebbe la Var sul posto per capire cosa veramente è successo. L’unica cosa che mi viene da dire è che mi sembra strano che in Italia abbiano accusato solo uno. Vi spiego io come stanno le cose: quelli che fanno queste cose, sono quelli che non contano nulla. Queste cose le fanno gli sfigati, gli ‘pseudosegretari’ che millantano amicizie, sono loro che vanno a intortare le povere ragazzine che sognano di entrare nel mondo del cinema. Uno che conta davvero ci pensa un pochino prima di compromettere la propria immagine. Comunque io a X Factor Asia Argento l’avrei tenuta. E’ molto brava”.
“Vorrei fare cinema ma…”
L’attore non nasconde il desiderio di fare ancora cinema “Mi piacerebbe fare più cinema, fortunatamente so fare un mestiere che ho imparato da piccolo. So ballare, cantare, recitare e quindi mi salvo sempre. Però dire che non mi piacerebbe fare ancora cinema mi renderebbe ipocrita. Viviamo in un’Italia che rispetto ad altri Paesi è provinciali. Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni”. Parte poi una profonda riflessione su come vengano trattati gli attori con una storia importante alle spalle: “Qui invece si dice che uno puzza di morto. Per fortuna la gente mi ama, c’è discrasia tra quello che pensano i funzionari e i produttori e quello che pensa la gente. Se la gente non mi volesse bene non farei 120 spettacoli l’anno. In Italia manca il coraggio”.