La nuova settimana di Vieni da me, la trasmissione di Raiuno condotta da Caterina Balivo, si apre con una delle attrici più importanti del cinema e teatro italiano. Ad aprire i cassetti della sua vita è Lina Sastri che, emozionata, ripercorre i momenti più importanti del suo privato e della sua carriera. Il primo ricordo riguarda gli anni trascorsi a teatro con Eduardo De Filippo: “Sono stata molto fortunata a lavorare con Eduardo De Filippi. L’ho capito, però, dopo perché l’ho incontrato quando ero ancora molto giovane ed ero presuntuosa e arrogante come tutti i ragazzi. Ho scoperto così quanto mi capisse la mia fragilità, la mia insicurezza e quanto mi abbia aiutato a crescere quindi grazie Eduardo”. Non solo la recitazione. Lina Sastri ama anche scrivere, soprattutto della madre, una donna che le ha dato l’affetto e l’amore di una famiglia, ma che le ha anche trasmesso la passione per la musica: “Ninetta, mia madre, ha avuto la fortuna come me di crescere in famiglia. La casa di Ninetta, dedicato a lei che è morta con l’alzheimer e mi ha lasciato tutto quello che abbiamo nella vita di prezioso. Da questo libro ho tratto un monologo, a teatro, e spero di trarre presto un film”.
IL RAPPORTO CON IL CINEMA
“Ho sempre pensato di non essere adatta al cinema, ma il cinema ha sempre pensato il contrario”. Lina Sastri commenta così la sua straordinaria carriera ricordando alcuni dei registi con cui ha lavorato. Tanti i maestri che l’hanno diretta nel corso della carriera. Alcuni hanno lasciato in lei un piacevole ricordo e altri uno un po’ più negativo. Tra i tanti colleghi, Lina Sastri ricorda Giancarlo Giannini che definisce “un gentiluomo” e Woody Allen. Tra i caratteri più difficili con cui ha lavorato, invece, c’è sicuramente quello di Nanni Moretti. Oltre al cinema, al teatro e alla musica, un’altra grande passione della Sastri è sicuramente Napoli, la città che le ha dato i natali e che fa parte del suo essere sia negli ideali che nel modo di concepire la vita.