Fabrizio Bentivoglio interpreta don Bruno Martello nel film “Morte in Vaticano”. L’attore milanese, classe 1957, dopo aver lasciato la carriera sportiva, ha frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano. Il debutto in teatro avviene con “Timone d’Atene” di William Shakespeare e prosegue la carriera artistica anche nel cinema. Nel 1997 vince il David di Donatello come Migliore attore protagonista per “Testimone a rischio” di Pasquale Pozzessere e nel 1999 vince il premio come Migliore attore non protagonista per “Del perduto amore” di Michele Placido. Nel 1999 produce i cortometraggi “Il bambino con la pistola “di Federico Cagnoni e Monica Zapelli e “Tipota”, scritto, diretto e interpretato dallo stesso Bentivoglio. Per i due corti vince il Nastro d’Argento come Miglior produttore di cortometraggi nel 2000. Nel 2007 esordisce nella regia di un lungometraggio con “Lascia perdere, Johnny!”. Nel 2014 ha vinto il Nastro d’Argento come Migliore attore protagonista per “Il capitale umano” di Paolo Virzì. Ricordiamo che “Morte in Vaticano”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui dispositivi mobile cliccando qui.



CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM

Morte in Vaticano è la pellicola del 1982 che è stata scelta per la messa in onda della prima serata di Iris di oggi, martedì 23 ottobre 2018, che è stata prodotta da una collaborazione tra Italia e Spagna per la regia di Marcello Aliprandi che ha curato anche la sceneggiatura mentre il soggetto è stato scritto da Max Savingny. Il montaggio del film è stato realizzato da Antonio Siciliano con le musiche di Pino Donaggio e la scenografia di Elio Micheli. Eletto il 26 agosto, Luciani morì il 28 di settembre dello stesso anno, dopo soli 33 giorni di Pontificato. In pochissimo tempo Luciani iniziò una serie di riforme della Chiesa. Fu ad esempio il primo Papa a non utilizzare il plurale maiestatis nei suoi discorsi e rifiutò la cerimonia dell’incoronazione, finora prevista dal protocollo. Giovanni Paolo I morì ufficialmente di infarto, ma già dopo poche ore dall’annuncio cominciarono a diffondersi teorie alternative, che lo volevano vittima di un complotto di corte a causa delle sue idee progressiste e delle riforme che aveva in programma, in particolare quella dello IOR. La Santa Sede rifiutò di eseguire l’autopsia sul Papa, non prevista dal protocollo, e rifiutò ufficialmente qualsiasi teoria che non riguardasse la morte naturale per infarto, finendo con il suo silenzio per alimentare le più improbabili teorie su complotti e fatti soprannaturali, ad esempio collegati alle profezie medievali di Malachia o ai segreti di Fatima. Morte in Vaticano verrà trasmesso da Iris nella prima serata del 23 ottobre, alle ore 21.00.



NEL CAST FABRIZIO BENTIVOGLIO

Morte in Vaticano è un thriller del 1982 diretto da Marcello Aliprandi (Un sussurro nel buio, La ragazza di latta, Corruzione al palazzo di giustizia) ed interpretato da Terence Stamp (Priscilla – La regina del deserto, Superman, Agente Smart – Casino totale), Fabrizio Bentivoglio (Il capitale umano, Scialla – Stai sereno, Turnè) e Gabriele Ferzetti (C’era una volta il west, Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà, Il portiere di notte). Il film è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Maurice Serrault e Max Savigny, a sua volta ispirato dalla morte di Papa Giovanni Paolo I, avvenuta solo 4 anni prima. Il film si ispira dichiaratamente alla figura di Albino Luciani, salito al Soglio Pontificio come Giovanni Paolo I nel 1978. Morte in Vaticano andrà in onda su Iris nella prima serata di oggi, martedì 23 ottobre, alle ore 21.00.



MORTE IN VATICANO, LA TRAMA DEL FILM

Anni ’80. Il nuovo Papa Giovanni Clemente I (Terence Stamp) intende riformare radicalmente la Chiesa Cattolica, trasformandola in un culto più vicino a quello delle origini e libero dal potere temporale e dalla ricchezza materiale. La sua visione di una chiesa di poveri per i poveri si scontra però con i poteri forti del Vaticano. Fra i migliori amici del Papa c’è Bruno Martello (Fabrizio Bentivoglio), un teologo dalla visione tradizionalista. La differenza di vedute sul futuro della Chiesa fra i due amici li porta inizialmente ad allontanarsi, finchè Martello, segretamente guidato da un complotto nato in seno al Vaticano stesso, non comincia a diventare violento e progettare una punizione esemplare per un Papa che rischia di minare alle fondamenta il potere temporale della Chiesa.