Rosanna Banfi, ospite della puntata odierna di Storie italiane, parla della sua battaglia contro il cancro, malattia che l’ha colpita nel 2009 e che ora può dirsi vinta, dopo anni di cure ed operazioni. Insieme a lei c’è l’amica Maria Grazia Cucinotta, testimonial della Komen, associazione di volontariato in prima linea nella battaglia contro il tumore al seno. La figlia di Lino Banfi lancia un segnale di coraggio a chi come lei soffre di questa terribile malattia e sottolinea: “Non usatemi come eroina. Ho scoperto la pallina mentre mi facevo la doccia. Ho rimandato di qualche tempo le visite mediche e dato che era Natale, ho preferito aspettare il periodo”. Infine, dopo qualche settimana ha scoperto la terribile diagnosi, seguendo quanto le veniva richiesto: ” Io credo molto alla medicina e non alle cose miracolose. La fortuna di avere un buon carattere, di avere intorno la famiglia e di avere intorno molte persone nel sociale che ti permettono di condividere”.
Maria Grazia: “Hai usato la tua popolarità per aiutare gli altri”
È il 2009 quando Rosanna Banfi si trova a fare i conti con un nodulo al seno e la terribile diagnosi: è un tumore! Dopo un faticoso percorso di terapie e operazioni, arriva finalmente la buona notizia: il male è guarito, ma questo è solo l’inizio di un percorso che la figlia di Lino Banfi ancora oggi prosegue con entusiasmo. Diventa, infatti, testimonial della lotta al cancro, sostenendo insieme a Maria Grazia Cucinotta e a migliaia di altre donne, la Komen. Spiega la Cucinotta a Storie Italiane: “Hai usato la tua popolarità per aiutare gli altri. So quante donne come Rosanna lottano e danno forza”. Rosanna: “L’esperienza con la Komen è fantastica, ho conosciuto tante donne che hanno sofferto come me. Il messaggio che ora vogliamo dare è quello della prevenzione, perché centinaia donne guariscono se il male è preso per tempo. La Comen ha organizzato una carovana di screeming gratuito dove si possono effettuare i controlli”. E il messaggio finale: “Non siamo di ferro, non dobbiamo rimandare la salute. Prevenzione, controllarsi per tempo, aiutare le associazioni quando si può”