Cinzia Primatesta, moglie di Antonino Cannavacciulo, intervistata per il Corriere della Sera da Isabella Fantigrossi, ha svelato alcuni risvolti inediti del marito. Il celebre chef e la consorte si sono conosciuti proprio lavorando in cucina: “La nostra è storicamente zona di ristoranti e grandi alberghi. E il papà di Tony, anche lui cuoco, negli anni Novanta decise di mandare il figlio qui a imparare il mestiere”. Tra di loro era nata immediatamente una bella amicizia, ed è stata lei a cogliere al volo certi segnali: “lui è partito per fare esperienze in giro. Il legame rimase ma, certo, fui io a tenerlo stretto. Lo andavo a trovare sempre. Senza quella mia determinazione iniziale ci saremmo persi”. Tra di loro, la passione in comune per la cucina e la realizzazione di grandi sogni. “Lui già a dieci anni sognava di firmare autografi. Ma pure io ho sempre creduto nel successo. Da piccola ho vissuto anche periodi di difficoltà. Di sacrifici economici della mia famiglia che doveva rientrare dopo aver fatto grandi investimenti. Ecco, io non volevo rivivere quei momenti”.



Cinzia Primatesta e il successo di Cannavacciulo

Nel 1999, a poco più di vent’anni, decidono di rilevare Villa Crespi. Tre anni a lavorare senza interruzione, dalla mattina alla sera: “Oggi solo qui siamo in 54 e nell’intero gruppo gestiamo 130 persone. Ma quando abbiamo aperto eravamo in 15 a fare tutto. […] io sono nata e cresciuta in albergo, ero più preparata. Tony ha sofferto lo stress. E così è ingrassato — racconta —. Quando l’ho conosciuto pesava 82 chili per un metro e novanta di altezza. Era magro”. Il successo con Masterchef poi, è arrivato proprio grazie alla moglie Cinzia, che fiera rivela: “ce l’ho praticamente portato io”, per poi aggiungere: “Quando gli proposero di fare la prima edizione di Masterchef, disse: “Ma che è questo Masterchef?”. Io lì non fui abbastanza pronta a convincerlo. Quando però da Endemol lo cercarono per proporgli Cucine da incubo, presi io la telefonata. Gli riferii che volevano fargli un provino a Roma, mi rispose che avrebbe valutato solo se fossero venuti loro qui”. Cinzia li ha convinti e il colloquio andò bene, perché cercavano uno chef con piglio ma empatico: “Lui era perfetto”. E sulla TV in coppia? “Mi potrebbe anche piacere, abbiamo già fatto insieme un documentario, è stato divertente. Ma per ora basta una star in famiglia. Se no chi vive la quotidianità con i nostri bimbi?”.

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