Strano destino quello di Sigourney Weaver, una delle attrici più affascinanti e belle della storia di Hollywood, “condannata” da sempre a girare solo film di fantascienza. Dalla celeberrima saga di Alien dice alla Festa del cinema di Roma in una intervista pubblicata sul Messaggero, sta per girare la seconda parte di Avatar. Adesso ha 69 anni e dice che non le hanno mai affidato un ruolo romantico come a lei sarebbe piaciuto: mai una fidanzata o un’amante. “Appena mi guardano capiscono il ruolo della ‘fidanzata’ non può essere adatto a me: non ho affatto l’aspetto di una donna indifesa. Io adoro le love story ma non sono mai stata vista come un’attrice adatta alle commedie romantiche”. In realtà una love story l’ha fatta, Un anno vissuto pericolosamente con Mel Gibson, ma per lei non è abbastanza, e adesso l’età… Non importa, ha interpretato però ruoli drammatici come Gorilla nella nebbia e cinici come Una donna in carriera, e soprattutto ha avuto successo ed è amata dal pubblico. E poi ruoli comici fantastici, come in Ghostbusters naturalmente. Sognava di interpretare Shakespeare, dice, invece è finita a fare Alien, la storia di una eroina spaziale che lotta contro una creatura mostruosa. Ma non ha rimpianti.



SIGOURNEY WEAVER AL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA

“La fantascienza” spiega “è un genere sofisticato e profondo, amato dai giovani perché pone le grandi domande esistenziali: chi siamo, dove andiamo, cosa cerchiamo”. Ed è così che sta per girare l’ennesimo capitolo della saga di Alien e i quattro seguiti di Avatar: “James Cameron è un regista meraviglioso” dice. Ma anche Ridley Scott, per il primo Alien. Ricorda con nostalgia Gorilla nella nebbia in cui recitava la parte dell’etologa Dian Fassey veramente esistita e uccisa dai cacciatori di gorilla: “In mezzo ai gorilla sono stata felice, sono come noi cercano la compagnia” dice. Della sua famiglia dice che il padre le ha trasmesso l’amore per lo spettacolo mentre la madre voleva che lasciasse Hollywood: tutti avrebbero provato a portarsela a letto, le diceva con una certa conoscenza dell’ambiente. Ed è per questo che oggi sostiene #metoo: “Alcune donne coraggiose si sono fatte avanti e hanno avviato una rivoluzione che porterà a ottenere condizioni più giuste. Il movimento che si è creato è un inizio strabiliante per raggiungere parità e uguaglianza”.



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