Roger Ebert, nella sua recensione del Chicago Sun-Times, ha definito “Il negoziatore” di F. Gary Gray “un trionfo di stile sulla storia e di recitazione sui personaggi … Gran parte del film consiste semplicemente in primi piani dei due che parlano, ma non è semplicemente dialogo perché gli attori lo rendono di più…”. Mick LaSalle, nella sua recensione per il San Francisco Chronicle, ha apprezzato la performance di Spacey: “Kevin Spacey è la ragione principale per vedere “Il negoziatore”… Come in “LA Confidenziale”, ci dà un uomo in grado di accettare e affrontare la verità in modo univoco”. Ricordiamo che “Il negoziatore”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda dalle 21.30 su Tv8 e lo potremo seguire anche in diretta streaming, grazie al portale della rete televisiva, cliccando qui.
CURIOSITÀ SUL FILM
La pellicola d’azione Il negoziatore prodotta nel 1998 negli Stati Uniti è la proposta fatta da TV8 per la sua prima serata di oggi, sabato 27 ottobre 2018. Per gli amanti della musica in televisione, F. Gary Gray ha diretto clips per Outkast, Dr. Dre and Ice Cube, Barry White, Jay Z, Cypress Hill, Baby Face, il gotha moderno del rythm and blues e del rap americano, alternandosi però dietro le cineprese del cinema, nel quale ha debuttato nel 1995 con il film ‘Ci vediamo venerdì (Friday)’ nel quale protagonista era proprio uno dei suoi rapper pupilli, Ic Cube. Da quel momento la carriera del regista fu in discesa perché fu la sua visione della strada, del ghetto, della malavita di ghetto e di quartiere a divenire la visione del suo cinema, un occhio diverso, curato con la sua esperienza in cui il rap è sicuramente parte integrante anche artistica nel modo di porgersi nel cinema. Nel 2003 esce ‘The Italian Job’, forse il film più celebre del regista, un cast di alto livello nel quale compare Charlize Theron assieme ad Ed Norton, Michael Caine e tanti altri, un vero successo, gratificazione di un cineasta alternativo, underground. Ed underground per certi aspetti è anche la nostra pellicola, ‘Il negoziatore’. La psicologia del film è fondamentale, i negoziatori sono innanzitutto psicologi, allo stesso tempo poliziotti, la loro arte risiede proprio nel capire il punto debole del rapitore, immaginate un film focalizzato su due negoziatori a confronto, un vero duello psicologico raffinato e tensiogeno. La produzione spese per questo film 50 milioni di dollari e l’incasso ai botteghini americani fu di 44.484.065 ai quali aggiungerne altri quattro derivati dalla distribuzione internazionale, non lo si può certo definire un successo, anche in ambiti di premiazioni specifiche ‘Il negoziatore’ risultò anonimo per la critica specializzata ma la trama, la regia, la tematica, ve lo garantiamo, merita la visione sulla rete che lo propone.
NEL CAST KEVIN SPACEY
Il film Il negoziatore va in onda su TV8 oggi, sabato 27 ottobre 2018, alle ore 21,30. La pellicola è stata prodotta nel 1998 e diretta dal regista afro americano F. Gary Gray, newyorkese con un’ottima carriera alla regia di videoclip per rock-band, ma soprattutto rap band, tra le più celebri negli U.S.A. Il cast è composto da Kevin Spacey, oggi al centro di uno ‘tsunami’ personale legato a vicende relative a molestie sessuali, all’epoca era invece uno dei protagonisti del noir underground americano. In questo film collabora assieme Samuel L. Jackson, afro americano di riferimento per tutti coloro che amano il cinema, voluto da Tarantino, Spike Lee, Scorsese, Gene Quintano, Tony Scott, il meglio della cinematografia americana, due attori che hanno dato tanto ed avuto a volte meno di ciò che avrebbero meritato. Ma adesso ecco nel dettaglio la trama del film.
IL NEGOZIATORE, LA TRAMA DEL FILM
A Chicago, in contingenze relative a casi di rapimenti, un negoziatore su tutti è il re di questa sottile arte nel cui elasticità e fermezza possono a volte risolvere in tempi rapidi una missione. Il suo nome è Danny Roman e, nonostante sia uno dei poliziotti più ammirati dei distretti metropolitani, abbia una carriera decorosa, decine di successi e di ostaggi liberati senza fosse torto loro un capello o estorto un dollaro alle famiglie, ora ha un problema. Sembra ci siano alcuni problemi relativi ai fondi pensione della polizia di Chicago, una sorta di complotto ai suoi danni che, apparentemente, non lascia interpretazioni alternative, lui è il colpevole, Danny Roman tutto ciò non lo accetta, conosce se stesso e la verità. La sua abilità di negoziatore lo porta quindi ad invertire, sovvertire, rivoluzionare la sua professione, per dimostrare la sua innocenza, smascherare il complotto, risultare pulito, decide di prendere in ostaggio lo staff operativo all’interno del Dipartimento per gli Affari Interni. Il negoziatore del negoziatore sarà Chris Sabian, un collega che Danny rispetta e nel gioco di negoziazione le due personalità non si annulleranno affatto, ma compenseranno l’una nell’altra, le lacune del sistema, passo dopo passo la verità emergerà in un duello dialettico dal sottile e profondo intrico psicologico.