Michele Bravi ha ammesso di non aver trovato ancora l’amore nella sua vita e ha puntato il dito verso il Grande Fratello in un’intervista al Corriere della Sera. Non attacca però la trasmissione di Canale 5, ma bensì il noto romanzo di George Orwell 1984 che ha segnato la sua giovinezza di amante della lettura: “questo spiega perché sono single”. Il ragazzo però non ha dubbi che arrivato a 23 anni per lui è il momento della svolta: “Credo che il mio percorso sia solo all’inizio“. La voglia di esprimersi tramite la musica e la letteratura l’hanno trasformato e gli hanno dato la possibilità di farsi conoscere al grande pubblico. Ora Michele Bravi è tornato ai livelli che gli competono dopo che in seguito alla vittoria di X Factor nel 2013 era praticamente scomparso da televisione e radio. Sulla lettura racconta: “L’ho scoperta tardi, a scuola ero un secchione super nerd. C’era un’insegnante con cui non ero in sintonia e da cui rimediavo le uniche insufficienze. Questo non riuscivo ad accettarlo. Fu lei che mi impose la lettura“. (agg. di Matteo Fantozzi) 



NON HA ANCORA TROVATO L’AMORE

Michele Bravi non ha ancora trovato l’amore. Il giovane cantante, vincitore di X Factor 2018, in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della sera, ha spiegato di essere ancora single. Nonostante le occasioni non gli manchino, Bravi non ha ancora trovato la persona giusta. La colpa è del Grande Fratello ovvero del libro di George Orwell in cui i protagonisti si tradiscono a vicenda per evitare la tortura. «E’ stato in assoluto il libro che più di altri ha cambiato il mio modo di vedere la vita – racconta Michele Bravi al Corriere-. Sono convinto che anche io, trovandomi nella situazione in cui si sono trovati loro, avrei agito allo stesso modo. E questo spiega forse perché non riesco ad avere relazioni sentimentali stabili». Con tante cose da raccontare agli altri, Michele Bravi, oltre a scrivere ancora canzoni, ha anche scritto un romanzo. S’intitola Nella vita degli altri e, inizialmente, doveva essere una canzone. Tutta la storia si svolgere in un palazzo della periferia milanese.



MICHELE BRAVI SI RACCONTA IN UN LIBRO

Nel romanzo “Nella vita degli altri”, Michele Bravi racconta le emozioni provate quando si è trasferito a Milano per poter realizzare i suoi sogni artistici. All’epoca, abitava sopra una panetteria che è anche un luogo fondamentale del romanzo. Nel libro, infatti, tutto ruota intorno al proprietario dell’immobile che è anche il titolare della panetteria. Il profumo del pane che si respira nel libro è lo stesso che ha sentito anche Michele Bravi quando ha cominciato a vivere nel capoluogo lombardo. Un profumo non casuale come sostiene lo stesso artista. “Quando sono arrivato a Milano io stesso abitavo sopra ad una panetteria e mi sono soffermato a pensare alla simbologia casuale che entra nelle nostre vite: il fatto che il primo luogo temporaneo che ho incontrato avesse il profumo del pane, che è un bene primario per nostra vita, l’ho trovato di grande significato. Non poteva non entrare nel mio romanzo”, ha spiegato Bravi al Corriere.



LA PASSIONE PER LA LETTERATURA

Quando frequentava la scuola, esattamente come la maggior parte dei ragazzi, anche Michele Bravi non amava molto la lettura. Con il tempo, però, ha capito quante cose importante ci siano da imparare dai libri. “Ora ho una vera e propria ossessione e penso sempre che la mia libreria sia troppo vuota rispetto a come la vorrei. Ci sono libri che ti cambiano, ti fanno crescere e ti fanno vedere cose che da solo non avresti mai visto. Leggi, rifletti e metti in discussione anche te stesso”, racconta il cantante che ha scoperto la passione per la lettura grazie ad un’insegnante.