Il pomeriggio di Rete 4 di di oggi, sabato 27 ottobre 2018 si veste di giallo con la pellicola tratta da uno dei romanzi della scrittrice Agatha Christie, prodota nel Regno Unito e in Irlanda con alla regia Andy Wilson. Una vita spesa dietro la cinepresa per Andy Wilson, regista di successo in piece teatrali inglesi, quindi ideale per quel tipo di recitazione così prosaica richiesta da una pellicola ispirata alla Christie, un punto focale e mediato tra la narrativa, il teatro ‘british’, il cinema noir elegante come è lo stile di questo genere di pellicola. Tra i lavori più interessanti di Wilson ricordiamo il film del 1997 ‘Playing God’, una bella storia che coinvolse un ottimo cast nel quale ricordiamo sia Angelina Jolie che David Duchovny, l’agente Fox Mulder nella serie sci fi ‘X Files’. La carriera del regista si può onorare anche in ambiti musicali, sue infatti sono le regie di una delle band più innovative dell’unerground contemporaneo, gli Underworld, per intenderci coloro che resero anche con un loro brano celebre il film britannico ‘Trainspotting’, la canzone, un vero tormentone della nuova elettronica era ‘Born Slippy .NUXX’. Un buon film supportato dalla narrazione della Christie che in queste produzioni riceve tutta l’attenzione dovuta, un lavoro quasi filologico per non alterare minimamente la suspense noir della scrittura della grande giallista. Suchet è un Poirot ideale, per quanto inglese nel cuore, lo spirito durante la recitazione si fonde con quella ‘francesità’ ibrida (Poirot è belga ma di lingua francofona e non fiamminga) che rende il personaggio perfetto in un mondo dove il gossip, la calunnia, soffia come venticello anche sui monti della Svizzera.
NEL CAST DAVID SUCHET
Nel pieno rispetto delle tradizioni della rete, il pomeriggio Mediaset di Rete 4 di questo sabato 27 ottobre 2018 si tinge di giallo con la trasmissione del film scritto e prodotto per il piccolo schermo (inizio fissato per le ore 16,45), del giallo con ‘Poirot: Le fatiche di Hercule‘, ovviamente tratto da uno dei romanzi della regina del giallo poliziesco, Agatha Christie. Successo per il romanzo, non di meno per questa pellicola del 2013, un’indagine contorta che il piccolo detective dalle ‘celluline grigie’ perfettamente funzionanti, Hercule Poirot, districherà man mano che la matassa dipana i suoi nodi contorti. Regista del film il cineasta britannico Andy Wilson mentre il baffuto detective belga è interpretato da uno degli attori storici, soprattutto nella nuova ondata, David Suchet, londinese, attore amatissimo in patria, protagonista di tanti cast eccellenti tra i quali ricordiamo ‘Greystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie (Greystoke: The Legend of Tarzan, Lord of the Apes)’ con un Tarzan insolito per l’epoca grazie all’attore Christopher Lambert. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
POIROT: LE FATICHE DI HERCULE, LA TRAMA DEL FILM
Per combattere una forte depressione dovuta alla morte di una sua cliente per la quale si sente in parte responsabile, Hercule Poirot si rifugia nelle Alpi Svizzere per concigliarsi con se stesso e la sua raffinata arte investigativa. Ma il crimine non lo abbandona ed anche in quel remoto luogo di apparente pace, l’investigatore belga si metterà al lavoro sulle tracce di un fantomatico e furbissimo ladro di opere d’arte, un vero Arsenio Lupin delle pinacoteche e delle gallerie artistiche. Il titolo potrebbe suggerirvi che l’astuto investigatore viva la sua indagine come un novello Ercole post-litteram, d’altronde il nome è quello, ma così non è. La realtà è che il ladro Marrascaud sta rubando quadri ispirati proprio dalla rappresentazione pittorica dell’eroe ellenico, Ercole e le sue fatiche, una collezione di quadri che unita e assemblata assume un valore inestimabile. Il passato torna vivo anche nei fantasmi di ricordi che il furbo detective vorrebbe cancellare ma in questo percorso interiore, in questa caccia al ladro in un ambiente così diverso dalla sua Inghilterra, Hercule Poirot ritroverà se stesso, la sua indiscutibile sicurezza, l’ingegno che lo contraddistingue in un crescendo di pathos sino al famigerato momento finale della risoluzione del caso, i personaggi implicati saranno tutti al suo cospetto ascoltando la relazione e l’accusa del colpevole. Non sbaglia mai un centro, d’altronde … Miss Marple è sempre dietro l’angolo.