CURIOSITA’ SULLA PRODUZIONE DEL FILM

Sella d’argento è una pellicola di genere western che è stata prodotta nel 1978 in Italia e affidata alla regia di Lucio Fulci. Il regista Lucio Fulci, ha una carriera lastricata dal successo, è uno dei pionieri e padri dello spaghetti Western ma non fu solo la frontiera americana la fonte d’ispirazione del suo cinema. Qualche titolo per rinfrescare la memoria sulla fama di Lucio Fulci? ‘Paura nella città dei morti viventi’, ‘…E tu vivrai nel terrore! L’aldilà’, ‘Quella villa accanto al cimitero’, la cosiddetta ‘trilogia della morte’ del regista che fu grande ispiratore di registi americani come Tarantino, in questo caso paragonato per stile e mezzi per quegli anni, al pari di Romero, erano gli anni in cui il cinema conosceva gli ‘zombies’ e lo splatter. Fulci però è direttore anche di film come ‘Le colt cantarono la morte e fu… tempo di massacro’ con Franco Nero, ‘Nonostante le apparenze… e purché la nazione non lo sappia… All’onorevole piacciono le donne’, commedia all’italiana con Lando Buzzanca, un titolo alquanto ‘Wertmuller’ nello stile, ‘Zanna Bianca’, indimenticabile storia di affetto tra il celebre cane e il suo padrone che fu di nuovo Franco Nero, attore amato dal regista, ‘Quando Alice ruppe lo specchio’ ancora un horror, particolare come amava cercare le sceneggiature più impegnative il regista. Il film non è sicuramente uno dei migliori di Fulci ma la bravura di Giuliano Gemma lo fa apprezzare. Girato in Spagna, a Nueva Frontera, in Almeria, il film ha ottime intenzioni, nell’anno d’uscita fu inteso come il tentativo di resurrezione del genere che oramai era da qualche anno spento e se le intenzioni furono assolutamente encomiabili ed ottime, purtroppo le circostanze vogliono che la pellicola risultò comunque lodevole, ma un po’ troppo stereotipo del genere.



NEL CAST GIULIANO GEMMA

Sella d’argento è una pellicola western del 1978 in stile ‘spaghetti’, cioè perfettamente italiano, in un periodo d’oro per il nostro cinema nata per ricevere successo e successo fu. L’occasione per rivedere ‘Sella d’argento‘ ce la offre Rete 4 in un pomeriggio dal sapore di fagioli e salsicce cotte nelle praterie di quel West oramai mitologico, con inizio alle ore 16,35 del 28 ottobre 2018. Regista del film fu il grande cineasta e sceneggiatore romano Lucio Fulci, una carriera lastricata dal successo, uno dei pionieri e padri dello spaghetti Western ma non fu solo la frontiera americana la fonte d’ispirazione del suo cinema. Nel ruolo di Roy Blood in ‘Sella d’argento‘ incontriamo uno dei miti dello spaghetti Western, l’attore romano Giuliano Gemma, stunt-man sopraffino e interprete credibile del genere, quasi più americano degli stessi americani, un cow-boy ideale. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



SELLA D’ARGENTO, LA TRAMA DEL FILM

Roy Blood è leggenda, un pistolero che sin dall’età di dieci anni ha coltivato la sua fama di killer spietato e pistolero infallibile. Suo malgrado però, a dieci anni il suo primo omicidio, involontario, quello del killer che uccise suo padre e per il ragazzino non vi fu alternativa che prendere una pistola e sparare, da quel momento il suo braccio ha sorretto diverse volte pistole e fucili. Quasi per caso salva la vita ad un ragazzino, ora Blood è adulto e vive la sua esistenza come solo un pistolero può vivere, ma il ragazzino è il figlio di Thomas Barrett Jr., colui che incaricò il killer, quello che Blood poi uccise, di ammazzare e freddare suo padre, il destino quando vuole è davvero assurdo e bizzarro. Roy Blood è imbarazzato, vorrebbe andarsene da questa situazione paradossale ma si affeziona al ragazzino, forse ritrova quel bimbo che non fu lui per colpa di Thomas Barrett Jr. e lo stare vicino al piccolo Barrett lo coinvolge nei traffichi loschi di questo boss del vecchio West, cosa che Blood non vorrebbe. In ogni caso Blood dovrà eliminare Barrett, ma prima saranno altri membri della sua gang a cadere sotto i proiettili del pistolero, come ‘Serpente Due Colpi’, un killer da due soldi ma pericoloso come un crotalo ed altri.

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