Tanta musica nella quinta puntata di Tu sì que vales 2018: tra cantanti e musicisti, i talenti si sprecano. Non tutti, a dire il vero, sono degni di questo nome: al solito c’è chi è più bravo e chi lo è meno. I peggiori, peraltro, finiscono dritti dritti tra le fila della Scuderia, e Gerry Scotti sa bene come educarli. Per ora, comunque, la gara prosegue con le selezioni. In giuria c’è Maria De Filippi, la specialista dei talent, quella che conosce bene sia i cantanti che i ballerini. Un campione lo fiuta subito: vedi Virginia, la 16enne che lei stessa ha voluto in trasmissione. “Non mi alzo perché ti ho invitata io”, dice, e le nega un pass per la finale. La giovane canta To Good at Goodbyes, un brano di Sam Smith che prevede anche del falsetto. E in studio piace praticamente a tutti. Solo gli esperti, in realtà, le rimproverano qualche imprecisione. “Non c’è fretta per la finale; puoi ancora fare molto”. In effetti annuncia: “La prossima volta mi esibirò al pianoforte”. Non c’è da stupirsi: Virginia è un talento 2 in 1.



A Tu sì que vales i ballerini delle polemiche

Anche Roberto Adamov, di 11 anni, è un enfant prodige del mondo della musica. “Mia nonna voleva che portassi avanti la tradizione”. E lui non ha deluso le aspettative. Dopo Roberto, spunta un’altra conoscenza di Maria De Filippi. Si tratta del leader dei Bandits Crew, un gruppo di breakdance praticata a livello agonistico. Zerbi quasi li sminuisce: “Sempre le stesse cose; voglio vedere quelcosa di nuovo”. E la De Filippi: “Anche la danza classica è fatta sempre degli stessi passi, il discrimine sta in chi la sa ballare e chi no”. Polemiche a parte, è molto suggestiva l’esibizione di Cosmin, il 18enne che fa beatbox senza “beat” davanti. Alle percussioni, infatti, lui preferisce la soavità del flauto. La sua bravura è incredibile: fa praticamente due cose in contemporanea.



Il mago dell’acqua

L’ottantaduenne Maria canta Edith Piaf senza la base. “Una scelta coraggiosa”, commenta la De Filippi, “un po’ di imperfezioni si sono sentite, ma non è da tutti cantare così”. Degni di nota anche i numeri di magia e le solite acrobazie. In questa puntata scarseggiano i mentalisti (a parte i “comici” Tip e Tap), ma ci sono molti maghi degli elementi. Il migliore? Xavier Mortimer, un mito a tutti gli effetti. Xavier è capace di manipolare l’acqua a suo piacimento. Poco importa il trucco di fondo, quando il risultato è tanto bello visivamente. Infine è la volta di Giovanni Cusimano, il “maestro” di musica che se la prende con Zerbi. “Lei non sa niente di musica, niente di me. Se non mi ridà il curriculum chiamo i carabinieri”. E alla fine li chiama davvero: ma no, è solo uno sketch di Teo Mammucari.

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