A E poi c’è Cattelan a Teatro, spazio alla scienza con Riccardo Sabatini, il genetista che ha messo nero su bianco il suo genoma. Trentasei anni, originario di Cremona, Sabatini è uno scienziato che deve il suo successo alla curiosità che l’ha accompagnato sin dalla più tenera età. In una recente intervista a Daniel Settembre per Forbes ha infatti raccontato che le domande sul funzionamento del corpo umano hanno cominciato ad assillarlo sin da bambino. Dotato di una curiosità fuori dal comune, poneva a sua madre dei quesiti sempre più vicini all’ambiente medico; poi, “a 14 anni, mentre tutti i ragazzi sognavano un motorino – racconta a Forbes – ho voluto in regalo un manuale di diagnosi medica”. La passione per la medicina è andata di pari passo all’interesse per la tecnologia. In quegli anni ha avuto un’esperienza come white hacker: “lavoravo su security e sviluppo software con altri amici nerd”.
L’INCONTRO CON BARACK OBAMA
Dopo aver frequentato con successo il liceo scientifico, Riccardo Sabatini si è iscritto alla facoltà di fisica, specializzandosi in intelligenza artificiale e sistemi complessi. Si è poi interessato, così come si legge su Forbes, alla scienza dei materiali, ai mercati finanziari, alla genomica computazionale e allo sviluppo di farmaci. Fondamentale, nel suo percorso scientifico, l’incontro con Craig Venter, studioso californiano del genoma umano, primo fra tutti a sequenziare il Dna. In seguito agli studi con Venter, Sabatini ha avuto la possibilità di intervenire sul prestigioso palco del Ted, conferenza dedicata alle menti più brillanti del pianeta. Il suo palco in passato ha infatti ospitato Bill Gates, oltre a Sergey Brin e Larry Page, i fondatori di Google. In quell’occasione, lo scienziato ha evidenziato come fosse possibile ricavare peso, altezza e alcuni tratti del viso da una singola goccia di sangue, scatenando la curiosità dell’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama.