Giovanni Ciacci è attualmente in libreria con il libro dal titolo “La Contessa – La Scandalosa Vita Di Giò Stajano”. In questo nuovo progetto per l’editoria, l’ex protagonista di Ballando con le stelle, ha raccontato la vita del primo omosessuale dichiarato italiano. Nata come Gioacchino Stajano Starace, conte Briganti di Panico, era la nipote del gerarca fascista Achille Starace, braccio destro di Benito Mussolini. Nel corso degli anni dopo l’intervento chirurgico di riattribuzione del sesso nel 1983 è diventata a tutti gli effetti Giò Stajano. Scrittrice, giornalista, attrice e pittrice italiana,  tra le ultime apparizioni pubbliche in televisione ricordiamo, l’intervista a Il senso della vita con Paolo Bonolis nel 2008 e quella di Piero Chiambretti nella trasmissione Chiambretti Night nel novembre 2009. Per promuovere il manoscritto, Giovanni Ciacci intervistato da Vanity Fair ha dichiarato: “Mi auguro solo che possa aiutare anche un unico ragazzo a non sentirsi solo. La prima cosa che ci si trova a fronteggiare, quando ci si scopre omosessuali, è l’enorme senso di solitudine. Con questo libro, come con la mia partecipazione a Ballando, vorrei contribuire a mettere una pietruzza sulla strada del progresso”.



Giovanni Ciacci racconta Giò Stajano

Proprio la vita vissuta da Giò Stajano, sbarcherà anche in televisione per merito di una fiction della durata di otto puntate: “Stiamo chiudendo gli ultimi accordi – confida Giovanni CiacciDa questo libro, verrà fatta una serie in otto puntate, che possa raccontare la storia di Stajano e, al contempo, uno spaccato sociale tipicamente italiano. Penso che, nel caso in cui il protagonista dovesse essere un uomo, Elio Germano potrebbe essere un perfetto Giò Stajano. Se, invece, dovesse essere una donna, Francesca Neri sarebbe la mia prima scelta”. Il famoso esperto di moda di Detto Fatto, raggiunto da Novella 2000 ha dichiarato ancora: “Questo è un libro che dividerà, ma a me di quello che dice Casa Pound non frega niente. Non ho voluto scrivere un manifesto politico, ma un manifesto per la libertà. Ad Adinolfi ne manderò una copia, così che la smetta di rompere con ‘sta storia della famiglia tradizionale. Questo libro è un inno alla libertà, e io sono sempre stato una persona libera. E visto che ora sono innamorato folle di un politico di estrema destra, vorrei che questo libro fosse un manifesto di libertà e che arrivasse alla sua attenzione”.

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