“Il primo cavaliere” non ha convinto la critica per la poco fedeltà al ciclo arturiano: “Nei vecchi film ispirati alla stessa storia si potevano rintracciare i segni di un Medioevo rivissuto e rivisitato. Preoccupazione che non ha sfiorato il pur abile Jerry Zucker, già esperto di “aerei più pazzi del mondo” e di fantasmi (Ghost), che per questo film sembra si sia preoccupato soprattutto di modernizzare (e nel contempo di smedievalizzare) la vicenda ricorrendo a situazioni storicamente poco attendibili”, ha scritto Vito Attolini sulla Gazzetta del Mezzogiorno. E ancora: “Va un po’ così Il primo cavaliere, decisamente fuori dalla leggenda del ciclo bretone cavalleresco cui si ispira, riducendolo a una semplice questione di corna, alla faccia del giansenismo cinematografico di Bresson e Rohmer”, ha commentato Maurizio Porro sul Corriere della Sera. Ricordiamo che “Il primo cavaliere”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda sul Nove a partire delle 21.25 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a dPlay, cliccando qui.
CURIOSITÀ SUL FILM
Una pellicola d’epoca e d’avventura che è stata realizzata nel 1995 da una collaborazione tra Stati Uniti d’America e Regno Unito con il titolo originale First Knight ed è stata proposta per messa in onda della prima serata di Canale Nove questo giovedì 4 ottobre 2018. La regia del film è stata curata da Jerry Zucker mentre il soggetto e la sceneggiatura sono stati scritti da William Nicholson. Il montaggio è stato realizzato da Walter Murch con le musiche di Jerry Goldsmith, la scenografia ideata da John Box e la fotografia sviluppata da Adam Greenberg. Il film è stato un buonissimo successo commerciale, incassando globalmente oltre 120 milioni di dollari. Il film reinterpreta in modo molto libero le più popolari leggende del ciclo di Re Artù, amalgamandole in un’unica trama. Questo corpus di leggende è noto con diversi nomi, fra cui ciclo bretone, di Re Artù o materia di Bretagna. Queste leggende sono ambientate in un imprecisato e mitico alto medioevo e sono state raccolte per la prima volta da Chretien de Troyes, poeta francese che attorno al 1170 si è occupato dell’ordinamento e della pubblicazione di questo corpus di racconti. La pellicola Il primo cavaliere verrà trasmessa da Canale Nove nella prima serata del 4 ottobre, alle ore 21.25.
NEL CAST SEAN CONNERY
Il primo cavaliere è una pellicola di genere fantasy del 1995 diretta da Jerry Zucker (Ghost – Fantasma, L’aereo più pazzo del mondo, Una pallottola spuntata) ed interpretata da Richard Gere (Pretty woman, Unfaithful – L’amore infedele, Hachiko – Il tuo migliore amico), Sean Connery (Agente 007 – Licenza di uccidere, Caccia a Ottobre Rosso, Indiana Jones e L’ultima crociata), Julia Ormond (Vento di passioni, Sabrina, Il curioso caso di Benjamin Button) e Ben Cross (Momenti di gloria, Star Trek, Undisputed II – Last man standing). Le musiche del film sono state composte da Jerry Goldsmith (L.A. Confidential, Alien, Star Trek). Il film è liberamente ispirato alle leggende di Re Artù e del ciclo bretone. Il primo cavaliere andrà in onda su Canale Nove nella prima serata di giovedì 4 ottobre, alle ore 21.25. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
IL PRIMO CAVALIERE, LA TRAMA DEL FILM
Re Artù (Sean Connery) ha deciso di sposarsi per dare maggiore stabilità al suo regno. Malagant (Ben Cross), uno dei cavalieri della Tavola Rotonda, si ribella al re e cerca di conquistare Camelot, entrando in possesso con i suoi fedeli di una parte del regno. Nel regno si muove anche Lancillotto (Richard Gere), uno spadaccino mercenario dallo straordinario coraggio. La principessa Ginevra (Julia Ormond) decide di offrirsi come sposa a Re Artù sia per la grande ammirazione che nutre per il re sia per proteggere le sue terre da Malagant. Proprio mentre Ginevra è in viaggio verso Camelot per le nozze però la sua carrozza viene attaccata da Malagant, che intende rapirla. Solo l’intervento di Lancillotto, che passava di lì per caso, riesce a salvare la principessa e sventare i piani del cavaliere traditore. Fra Ginevra e Lancillotto scocca subito l’amore a prima vista, ma la dama decide di restare fedele alle sue promesse e raggiungere comunque Camelot per sposarsi con Artù. Anche Lancillotto arriva nella capitale, e si guadagna rapidamente la stima del re, tanto sa essere ammesso nella sala della Tavola Rotonda.