L’ex premier, Matteo Renzi, questa sera si metterà a nudo durante L’Intervista di Maurizio Costanzo. Il toscano racconterà al giornalista la sua vita dopo Palazzo Chigi, il rapporto con la moglie e il suo nuovo progetto: un documentario sulla sua città, Firenze, che potrebbe andare in onda da metà novembre su Rete 4. “Mi è piaciuto molto farlo, sono grato a Lucio Presta che ha accettato questa follia, a me sembrava quasi un sogno”. Ma queste non saranno le uniche tematiche che il programma del biscione riporterà in seconda serata. “Mi infastidisce che si dica che io vado in giro con la Lamborghini, che ho il fratello portaborse che guadagna un sacco di soldi o che io ho comprato ville dappertutto”. E per quanto riguarda Palazzo Chigi? “Forse sono stato fin troppo ambizioso. Fossi stato un po’ meno, probabilmente sarei ancora a Palazzo Chigi, però che stai a fare a Palazzo Chigi se non cambi le cose? All’interno c’è genre che ha avuto ruoli di responsabilità che non avrebbe mai potuto immaginare di avere. Questi, fino a che sei potente, ti lusingano, ti coccolano, ti accudiscono, poi perdi il potere e iniziano a parlare…”.
LE TRATTATIVE
Riguardo al suo programma su Firenze le trattative con Mediaset non sono ancora concluse. A inizio luglio Lucio Presta, agente di Renzi, aveva chiesto all’azienda di Piersilvio Berlusconi dai 3 ai 4 milioni per otto puntate del programma, vale a dire, un costo a puntata pari a 500.000 euro. La richiesta, ai i piani alti di Cologno Monzese, è sembrata esorbitante, tanto è vero che per un reality le spese si aggirano intorno a 1 milione di euro. Matteo Renzi, sempre con la sua grande ambizione, questa volta, ha puntato troppo in alto, sebbene Presta abbia sottolineato il fatto che avrebbero venduto a Mediaset anche i diritti per poter portare il format all’estero. Così, ora, sono ripartiti gli incontri per giungere a un accordo dove si parlerebbe di vendita del programma, ma non dei diritti. Nonostante ci siano le trattative, però, da Mediaset il prodotto non è stato ancora visionato. Prima della firma i dirigenti dovranno assicurarsi che la trasmissione non sia realizzata per un pubblico di nicchia, ma che sia fresca e di pura divulgazione.