Dovranno attendere ancora qualche mese Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, per scoprire il verdetto dei giudici. Entrambi sono stati rinviati a giudizio ad inizio settembre per l’accusa di false fatture emesse per consulenze mai fatte. Questa la tesi dell’accusa, che ha puntato il dito anche contro l’ex socio della coppia, Luigi Dagostino. “Vogliamo difendersi in un processo e non nel tritacarne mediatico“, hanno sottolineato gli avvocati difensori Federico Bagattini e i colleghi dello studio Miccinesi. Secondo il collegio difensivo di Renzi e Bovoli infatti le fatture in realtà corrisponderebbero ad un progetto ancora in fase di realizzazione. “Siamo dunque molto fiduciosi sul merito del procedimento“, hanno concluso infine come ricorda Libero Quotidiano. Matteo Renzi invece sarà ospite de L’Intervista per la puntata in onda oggi, giovedì 4 ottobre 2018, e risponderà alle domande del conduttore Maurizio Costanzo. Alcune dirette naturalmente alla sua famiglia ed all’inchiesta aperta sui due genitori. Già lo scorso marzo Tiziano Renzi ha invece manifestato tramite il difensore Bagattini di non voler rispondere ad alcuna domanda della stampa. “Mi sono trovato improvvisamente sotto indagine in più Procure d’Italia per svariati motivi“, ha evidenziato in una nota parlando di come la sua vita sia stata stravolta dopo tanti anni di servizio alla comunità come cittadino e professionista modello.
I genitori di Matteo Renzi a processo
Sono trascorsi quattro anni da quando i riflettori delle autorità si sono accesi su Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Le accuse sono state molteplici per i genitori dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, dalla bancarotta fraudolenta che si è rivelata un nulla di fatto fino al traffico di influenze su cui hanno investigato le Procure di Napoli e Roma. “Urlo con forza la mia innocenza“, ha detto Tiziano Renzi in un comunicato stampa, lamentando una forte stanchezza dovuta sia all’attacco su più fronti sia alle accuse ingiuste che macchiano in modo inequivocabile la sua figura. “Voglio essere processato per ciò che ho fatto“, ha continuato ancora nella stessa sede. Secondo Renzi infatti l’accanimento che si è abbattuto sulla sua famiglia è in realtà dovuto alla visibilità del figlio Matteo. Il passaggio di quest’ultimo da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi avrebbe quindi spinto le Procure italiane ad avviare delle indagini non solo sulla famiglia Renzi, ma anche su tutte le persone vicine al padre dell’ex Premier. Secondo la Procura di Firenze invece le presunte fatture false sarebbero reali. Sarebbero collegate ad operazioni inesistenti, riconducibili all’incarico della Tramor, la società che gestisce l’outlet The Mall, a favore di Eventi6 e Party, entrambe società controllate dalla famiglia Renzi. Si parla in particolare di due fatture da 20 mila e 140 mila euro che risalgono al 2015, la prima dei quali forse destinata ad allargare l’offerta commerciale dell’esercizio verso il mondo del food. La seconda invece sarebbe dovuta servire per invogliare i turisti giapponesi a spendere al The Mall.