All’età di 85 anni è morta Montserrat Caballé diva della musica lirica considerata da tutti l’erede di Maria Callas. Lascia due figli grandi al tenore Bernabe Marti che oggi ha 89 anni e che fu suo marito. La figlia Montserrat Martì ha 45 anni è un soprano famoso in tutto il mondo, che ha deciso di seguire le orme della mamma aiutata da lei a crescere in questa professione. Le due insieme infatti hanno duettato più volte insieme riuscendo a dimostrare di sapersi capire benissimo anche sul palcoscenico. Il primogenito di Montserrat Caballé invece si chiama Bernabe Marti Jr e ha preso una strada decisamente diversa sia da quella del padre che dalla madre. In Spagna saranno numerose le funzioni dedicate proprio a Montserrat Caballé e al suo addio che lascia un grandissimo vuoto all’interno del mondo dello spettacolo internazionale. (agg. di Matteo Fantozzi)



ERA L’EREDE DI MARIA CALLAS

Una perdita immane per il mondo della musica lirica: questo rappresenta la morte di Montserrat Caballé, l’ultima diva pop del genere deceduta oggi all’età di 85 anni. Come ricordato da Il Corriere della Sera, era stata un mostro sacro come Maria Callas a designarla come il soprano più degno per succederle. A spiegare la grandezza della Montserrat Caballé è stato Enrico Girardi, critico musicale del Corriere della Sera, spiegando che tra le sue caratteristiche principali spiccava di certo la versatilità, “è stata indifferentemente soprano sia lirico sia drammatico, ma con l’agilità — volendo — di un soprano di coloratura”. Il suo timbro, poi, “aveva luminosità cristalline, sostenuto però da un legato morbido e vellutato come raramente si è ascoltato”. Senza dimenticare lo stile, “che l’ha portata a trovare le corde espressive più adatte a ogni parte e ad accedere con uguale disinvoltura al repertorio sacro piuttosto che a quello rinascimentale, senza dimenticare le simpatiche sortite pop”. (agg. di Dario D’Angelo)



“SI LAVORA VELOCEMENTE PER VIVERE LENTAMENTE”

Con la morte di Montserrat Caballé, il mondo ha perso non solo una delle voci più belle di sempre, capace di far venire i brividi ogni volta che apriva bocca. L’artista, però, era anche famose per alcune frasi diventate celebri nel mondo. Tra le più famose c’è sicuramente quella che recita: “si lavora velocemente per vivere lentamente”. Una frase che è stata fatta propria da tantissime persone nel mondo e che la Caballè aveva contribuito a rendere celebre. Donna dalle grandissime qualità artistiche e umane, ha lasciato un vuoto incolmabile nella musica lirica mondiale e non solo. La Caballè era riuscita a farsi amare anche da chi non seguiva la lirica soprattutto grazie al duetto con un altro artista illustre e amatissimo nonostante sia morto da diversi anni ovvero Freddy Mercury (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



L’ULTIMO SALUTO DEL PREMIER SPAGNOLO

Montserrat Caballé, una delle più grandi cantanti liriche del novecento, è morta questa mattina all’alba all’età di 85 anni all’ospedale Sant Pau di Barcellona. “Una grande ambasciatrice del nostro Paese è morta”, ha scritto in un tweet il premier spagnolo Pedro Sanchez: “La sua voce e la sua tenerezza rimarranno con noi per sempre”. Sono tanti a piangere la morte di questa grandissima artista che, nel corso della sua lunga carriera, è stata protagonista in 90 ruoli di opera ed ha calcato le scene in quasi 4.000 rappresentazioni. Intanto è mistero sulle cause della sua morte, la famiglia ha infatti chiesto all’ospedale di non rivelare come sia morta la soprano, così come riportato dal portavoce del San Pau, Abraham del Moral, anche se, secondo i media locali, Caballé era stata ricoverata per problemi alla cistifellea. (Aggiornamento di Anna Montesano)

L’ULTIMA DIVA DEL POP

Veniva considerata l’ultima “diva pop” della lirica mondiale, ma sulla sua vita è da poco calato il sipario: Montserrat Caballé è morta all’età di 85 anni dopo una lunga malattia. La sua, come ricorda La Stampa, è stata una carriera brillante: dopo anni di studi al Conservatorio di Musica del Liceu di Barcellona, nel 1956 l’ingresso nella compagnia dell’Opera di Basilea, dove debuttò l’anno successivo come Mimí ne La bohème. Ma per la fama dovette attendere fino al 1965, quando prese il posto di Marilyn Horne in Lucrezia Borgia in forma di concerto alla Carnegie Hall di New York, ricevendo ottime critiche. Fu quello l’anno della consacrazione, coinciso con il debutto al Festival di Glyndebourne e al Metropolitan Opera, dove avrebbe lavorato per oltre vent’anni. Molto stretto anche il suo rapporto con il teatro italiano: il debutto alla Scala di Milano con “Lucrezia Borgia” è datato 1970 ma è proseguito per più di 15 indimenticabili anni. (agg. di Dario D’Angelo)

LA MORTE DI MONTSERRAT CABALLE’

La soprano Montserrat Caballé è morta all’età di 85 anni all’ospedale di Sant Pau di Barcellona. Secondo fonti ospedaliere, la diva della lirica si trovava ricoverata già da qualche settimana a causa dell’inasprirsi di una malattia di cui soffriva da tempo. Per questo aveva dovuto ritirarsi dal mondo della musica, lo stesso che l’aveva consacrata indiscussa icona dello scorso secolo, anche se lei non amava tale definizione. La soprano aveva debuttato nel 1956 e aveva collaborato con i più grandi colleghi, sia della lirica che non solo. Indimenticabili le sue collaborazioni con Pavarotti, Plácido Domingo e Carreras ma, ancor più, quella con Freddie Mercury, con il quale diede vita ad uno dei duetti più amati della storia della musica. Era il 1988 quando incise con il leader dei Queen ‘Barcelona’, il brano che cantò poi in mondovisione insieme a “The Golden Boy” e “How Can I Go On”.

IL DUETTO CON FREDDIE MERCURY

La cantante lirica Montserrat Caballé è morta a Barcellona, la città da lei più amata e alla quale dedicò il brano ‘Barcelona’ insieme a Freddie Mercury. Tale canzone fu scelta nel 1992 come inno delle Olimpiadi organizzate proprio nella città, nonostante all’epoca il leader dei Queen fosse già deceduto per l’Aids. Con Freddie, Montserrat ebbe sempre un rapporto particolare: ritenuta un esempio da seguire, fu a lei che il cantante inglese si rivolse per confessarle la grave malattia che lo affliggeva e che all’epoca era considerata un tabù. Nel 2012, la cantante era stata ricoverata presso il Centro Médico Teknon di Barcellona per una frattura dell’omero destro in seguito ad un lieve ictus e da allora faticò a riprendersi completamente. Tre anni dopo, nel dicembre 2015, era stata accusata di frode fiscale e aveva accettato la pena di sei mesi di carcere, trascorrendo per motivi di salute il periodo agli arresti domiciliari.