Ospite de La vita in diretta, Alessandro Gassmann ha parlato di suo padre, il grande Vittorio Gassmann e degli insegnamenti ricevuti da lui: “Diceva sempre che nella carriera per lui hanno contato più gli errori”, ha confermato l’attore, che ha ricordato inoltre che “io di errori ne ho fatti, ho imparato: andando aventi nella vita s’impara”. Nelle sue parole, il ricordo del suo primo spettacolo in compagnia del grande Vittorio: “ho avuto la fortuna-sventura di debuttare con mio padre in teatro (…) era un dramma molto tosto e mi accorsi che nel primo tempo lui aveva recitato con il freno tirato (…) alla fine del primo atto io ero terrorizzato (…) mi abbracciò e mi disse, ‘guarda, dal secondo atto io recito normalmente, non preoccuparti se non ti guarderanno più”. E su quel cognome altisonante, ma spesso al centro di una serie di equivoci, rivela: “Mio padre per semplificare il suo nome tolse una n, io l’ho rimesso, mi fa piacere avere lo stesso nome sul mio documento!”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“I napoletani amano I Bastardi di Pizzofalcone”
Alessandro Gassman è tornato a vestire i panni dell’ispettore Giuseppe Lojacono nella seconda stagione de “I Bastardi di Pizzofalcone”. L’attore si racconta a Tv Sorrisi e Canzoni proprio a pochi giorni dalla messa in onda della fiction di Rai 1 che torna lunedì 8 ottobre. L’ispettore Lojacono avrà nuovi casi da risolvere ma anche le sue questioni personale che nei primi episodi della prima stagione lo hanno tenuto un po’ lontano dalla vita sociale e da quella che poteva essere una nuova storia d’amore con la pm Laura Piras (Carolina Crescentini). “La serie è vissuta dai napoletani in modo viscerale, ne sono orgogliosi perché racconta tutte le stratificazioni della città. È un affresco completo”, ha detto l’attore. Gassman è molto affezionato al personaggio di Lojacono, umile e generose. Ma l’ispettore ha anche qualche difetto: “È introverso e ha delle difficoltà comportamentali nei confronti della sfera femminile: non riesce a esprimere quello che vorrebbe dire alla donna che ama e a sua figlia”. A Tv Sorrisi e canzoni il figlio di Gassman ha confessato di aver pensato di fare il poliziotto “ma il cuor di leone mi manca“.
Il rapporto con il figlio Leo
Cosa lo ha spinto a diventare attore? Sicuramente la famiglia e il dna lo hanno indirizzato nella direzione giusta ma ammette: “Non volevo fare niente, ero una capra a scuola”. Ea uno sportivo, faceva il buttafuori fino a quando, a 19 anni, il padre Vittorio lo ha portata in teatro e il successo lo ha travolto tanto da prendere tutto quello che gli è arrivato e sfruttando il suo nome. Certo l’inizio della sua carriera non è stato dei migliori adesso tutto sembra essere cambiato. L’impegno come attore lo ha migliorato e anche in famiglia e come padre tanto che, dopo l’esibizione del figlio Leo a X Factor, ha confermato di essere contento per lui ma anche che prima deve finire l’università e poi il resto e, a contrario di lui, sembra che il figlio sia più portato e propenso di lui a studiare. Nel corso del tempo è ormai riuscito a rassicurarsi e quando guarda avanti ammette di non guardare al futuro e di accontentarsi di vivere al meglio la giornata che ha davanti e questo “gli rende tutto più facile“.