Gino Santercole, scomparso lo scorso 9 giugno, è Leo nel film “Mani di velluto”. Santercole nacque nel 1940 a Milano, in via Gluck, figlio di Rosa Celentano, sorella di Adriano. Lo zio, che aveva solo due anni più di Gino, divenne anche suo cognato: la prima moglie di Gino Santercole fu Anna Moroni, sorella di Claudia Mori. Al fianco di Celentano, Santercole debutta nel mondo della musica prima con i Rock Boys poi con i Ribelli. Nel 1964 debutta come solista con il singolo “Stella d’argento” e nel 1966 presenta a Sanremo in coppia con Celentano “Il ragazzo della via Gluck”. Nel 1968 esce il singolo “Azzurro”, canzone scritta da Paolo Conte: il lato B è occupato da “Una carezza in un pugno” scritta da Gino. Tra gli altri successi scritti da Santercole ricordiamo: “Svalutation”, “Un bimbo sul leone” e “Straordinariamente”. Ricordiamo che “Mani di velluto”, clicca qui per vedere una scena del film, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui dispositivi mobile cliccando qui.



CURIOSITÀ SUL FILM

Per la prima serata di questa prima domenica di ottobre del 2018, si apre su Iris con la messa in onda della pellicola di genere commedia Mani di velluto, realizzata nel 1979 in Italia ed è stata curata sia alla regia che nel soggetto e nella sceneggiatura dalla coppia Castellano e Pipolo. Castellano e Pipolo sono due maestri indiscussi, protagonisti di quegli anni, di quei film, indimenticabili con lungometraggi come ‘Zio Adolfo in arte Führer’, ‘Asso’, ‘Il bisbetico domato’, ‘Grand Hotel Excelsior’, ‘Innamorato pazzo’, tutti film nel cui cast fu protagonista Adriano Celentano, il loro vero pupillo come lo fu anche in alcuni casi Renato Pozzetto e Diego Abatantuono, agli albori della sua carriera cinematografica che la coppia esaltò con il successo ‘Attila, flagello di Dio’. Un pezzo di storia del cinema comico italiano, ma non volgare, non pacchiano e stupido, comunque cinema sempre, derivato ed eredità del cinema in cui Aldo Fabrizi, Paolo Panelli, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, esaltavano una comicità intelligente, arguta, socialmente irriverente, testimonianza dell’epoca in cui quel cinema creò un’epopea. Non c’è molto da aggiungere se non invitarvi a seguire questa commedia divertente, adatta alle famiglie, ironica, ideale per una serata in salotto tutti assieme con una trama spensierata, la dolcezza di Eleonora Giorgi e la bravura del Molleggiato in questo film assieme ad uno dei suoi più amati e fidati amici di ‘Clan’, Gino Santercole. Nessun premio ma che importa? Quel cinema a distanza di tanti anni vede ancora a prima visione Tv, se non è un premio ques



NEL CAST ADRIANO CELENTANO

Mani di velluto, il film in onda su Iris oggi, domenica 7 ottobre 2018 alle ore 21,00. Una commedia italiana del 1979 amatissima nell’anno d’uscita, classica commedia di quegli anni allegra, poco volgare, adatta a tutte le famiglie, prodotta da Mario Cecchi Gori in sinergia con Castellano e Pipolo sceneggiatori e registi del film. In ‘Mani di velluto’ Adriano Celentano è il protagonista, al suo fianco la bella ricciolina bionda Eleonora Giorgi nel suo classico personaggio della bella un pò ingenua, dolce, non stupida, una delle fidanzate ideali per gli italiani di quella generazione, bella e intelligente, ironica e sempre al fianco di quelle generazioni di comici. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



MANI DI VELLUTO, LA TRAMA DEL FILM COMMEDIA

Guido Quiller è un ricco industriale colpevole di avere mandato sul lastrico diverse vecchie generazioni di ladri e rapinatori, soprattutto scassinatori. La sua industria produce un tipo di vetro particolare difficilmente scassinabile, merito di un ingrediente segreto che conosce solamente Quiller, il quale si isola nelle fonderie del vetro nel momento in cui va miscelato col silicio fuso, il suo sputo! Potrebbe apparire incredibile ma così è, il suo sputo cambia la composizione del vetro e molti ladri ora sono sul lastrico, compreso il papà della dolce Trilli, borsaiola da autobus il cui papà finisce in carcere per non essere riuscito a scassinare una vetrina prodotta con vetri Quiller, e lo maledice. Fatalità del caso, l’industriale perde la memoria in seguito ad un incidente e chi lo curerà durante l’amnesia? Proprio lei, la bella Trilli di cui Quiller s’innamora e la ragazza insegnerà allo smemorato un lavoro, l’arte del borseggio, con tecniche incredibili e divertenti. Nasce l’amore e tra i due nulla sembra potersi intromettere, solo la memoria dell’industriale quando torna a farsi viva e lui si ritrova cosciente di essere l’odiato nemico, eppure … ma non vogliamo rubarvi il finale, ci penserà la dolcezza di Eleonora Gorgi a rubare, soprattutto il cuore del Molleggiato!