La vita di Michela Noli si è spenta in modo tragico due anni fa, quando il 15 maggio il marito comunicherà ad un amico di aver ucciso la donna. Mattia di Teodoro si è tolto poi la vita, grazie allo stesso coltello con cui ha sferrato oltre 40 colpi a Michela e che ha conficcato nel proprio collo per farla finita. La vittima aveva solo 28 anni quando ha incontrato per la prima volta Mattia, di due anni più grande di lei e impiegato nella casa editrice della madre. Lei invece faceva l’hostess di terra a Firenze. I due decidono di unirsi subito in matrimonio, anche se Mattia nasconde un passato un po’ turbolento, a causa di alcuni problemi psichici che lo hanno colpito nel periodo dell’adolescenza. Quelle nozze tanto desiderate però non decolleranno mai ed anzi crolleranno sempre di più, soprattutto perché lui inizierà a sentirsi trascurato a causa dei tanti impegni lavorativi della moglie. Per questo Michela sceglierà nell’aprile precedente al delitto di tornare a vivere con i genitori. Il caso di Michela Noli verrà raccontato da Amore Criminale nella puntata di oggi, domenica 7 ottobre 2018, ripercorrendo i tanti passi che porteranno verso l’orribile tragedia. Non è chiaro infatti, sottolinea La Repubblica, se la stessa vittima fosse cosciente dei gravi problemi psichici del marito. Di certo non ne erano a conoscenza i genitori di lei. E nemmeno il neurologo e la psicologa a cui Mattia si era rivolto tempo prima penseranno di avvisare la donna del possibile pericolo che potrebbe correre. Impossibile dire quale fosse il suo reale stato mentale al momento dell’omicidio, forse sottovalutato agli occhi di tutti. Per questo quella sera di giugno Michela cederà alle insistenze del marito e lo incontrerà sotto casa, per poi salire in auto, dove perderà la vita.



Michela Noli: l’ex marito Mattia di Teodoro e quelle 40 coltellate

40 coltellate per mettere a tacere per sempre Michela Noli, la donna di Firenze uccisa dall’ex marito. Mattia di Teodoro aveva manifestato prima le sue intenzioni violente? Secondo le colleghe della vittima sì, tanto che Michela esprimerà spesso il desiderio di denunciarlo alle autorità. Questo però non le impedirà di salire a bordo dell’auto dell’ex compagno, con la scusa di lasciarsi in buoni rapporti. Mattia invece ha pianificato tutto e si è portato dietro un grosso coltello con cui la colpirà diverse volte. “Non prendo neppure il cellulare”, dirà Michela alla madre prima di raggiungere Mattia sotto casa. La sua intenzione è infatti di recuperare una borsa con degli effetti personali, per un tempo massimo di cinque minuti. A mettere in pericolo la vita della donna sarà la forte gelosia di Mattia, che nel tempo inizierà a credere che in realtà il loro matrimonio è naufragato a causa della presenza di un terzo uomo. Per questo installerà un GPS con cui monitorare gli spostamenti dell’ex moglie, come scriverà ad un amico. I suoi sospetti si materializzeranno grazie all’incontro fra la vittima ed un collega, che agli occhi di di Teodoro diventerà subito un rivale. Quest’ultimo però, spiega Il Tirreno, riuscirà ad allontanarlo senza la presenza di Michela. L’hostess di 31 anni continuerà ad essere una vera ossessione per l’ex marito, che la riempirà di telefonate, accuse, sms. Il giorno prima del delitto lei riferirà alle colleghe di voler esporre denuncia per stalking. Il giorno stesso in cui si presenterà a casa dell’ex moglie per l’ultima volta, Mattia invierà invece dei messaggi ad un amico parlando di come abbia intenzione di uccidere la donna ed infine suicidarsi. Una frase ripetuta più volte, ma a cui l’amico non ha dato importanza.

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