Ronan Farrow, giornalista trentenne e volto dello scandalo Weinstein, è il figlio di Woody Allen e Mia Farrow. Niente cinema per lui, che non segue le orme dei genitori: al contrario, sceglie la carriera da reporter, che gli vale onori e oneri dall’America all’Europa. È lui ad aver smascherato Harvey Weinstein, con la sua inchiesta prestata al New Yorker che è durata oltre un anno. Le sue interviste hanno fatto il giro del mondo: senza paura, Ronan ha intervistato attrici vittime di abusi da parte degli uomini più potenti del cinema. Più volte si è scontrato col produttore: Weinstein ha minacciato di “distruggerlo” prima della pubblicazione del reportage. La sua bravura, ormai, è proverbiale. Quel che colpisce davvero è la sua bellezza, eredità della madre Mia. Il suo è un viso angelico: di papà Woody, a dire il vero, ha ben poco.



Ragazzo prodigio

I loro rapporti sono tesi da tempo: Ronan l’ha accusato di abusi nei confronti di Dylan, la ragazza adottata dalla coppia insieme a Moses. Il giovane Farrow, giornalista provetto, ha fiutato lo “scoop” fin da subito. Già a 11 anni frequentava l’università, cosa che gli è valsa il record di più giovane studente nella storia del Bard College. A 16 la laurea: a Yale ha completato in due anni gli studi di giurisprudenza, conquistando il Guinness in qualità di iscritto meno anziano. Oltre a scrivere per il New Yorker, infatti, Ronan è anche avvocato. Il suo vero nome è Satchel Ronan O’Sullivan Farrow, scelto dal padre in onore dello sportivo Stachel Paige. Sua madre gliel’ha cambiato dopo il divorzio da Allen. Con Mia ha intrapreso una campagna benefica in Darfur, tra il 2004 e il 2006, e in Sudan, dove ha operato direttamente con l’Unicef. Nel suo palmarès conta già un premio Pulitzer, ottenuto proprio a seguito dello scandalo Weinstein.



Ronan vs Woody

La sua penna va oltre tutto, persino i legami famigliari. I suoi colleghi, dice, non fanno altro che proteggere il padre: “Ora che lui ha sposato Soon-Yi – disse dopo le nozze di Allen con la figlia adottiva, – io sarei contemporaneamente il figlio di mia sorella e suo cognato, una situazione insensata”. La sua passione per il giornalismo viene forse da sua madre. Tutto è iniziato al Guardian, qualche anno fa. Poi il passaggio al Los Angeles Times e al Wall Street Journal, trampolini di lancio verso l’attuale scrivania. Per un certo periodo ha collaorato con l’editore Penguin, in Inghilterra, e il network statunitense Nbc.

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