Il film “Monuments Men” di Geroge Clooney non ha convinto del tuo la critica: “Far quadrare kolossal bellico, lezione di storia e umorismo alla ‘Mash’ è più difficile che ritrovare la Madonna col bambino di Michelangelo”, è la recensione apparsa sul Giornale. E ancora: “Monuments è un’operina accattivante ma ha lo spessore di una recita parrocchiale. Nonostante il budget miliardario”, ha scritto Giorgio Carbone, su Libero. Alessandra De Luca, su Avvenire, ha commentato: “E così l’interesse della storia si stempera tra approssimazione storica, bozzetti da cartolina e luoghi comuni di una sceneggiatura che rincorre senza riuscirci i grandi classici di Hollywood sulla Seconda Guerra Mondiale”. Ricordiamo che “Monuments Men”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rete 4 partire dalle 21.30 ma sarà possibile vederlo anche in streaminggrazie al portale di Mediaset, sui propri dispositivi mobile cliccando qui.



CURIOSITÀ SUL FILM

La prima serata di Rete 4 di oggi, domenica 7 ottobre 2018, ha scelto di per il suo pubblico di trasmettere la pellicola prodotta nel 2014 da una collaborazione tra Stati Uniti d’America e Germania mentre la regia è stata affidata a George Clooney che insieme a Grant Heslov hanno curato anche la sceneggiatura e la produzione, il soggetto invece è stato scritto da Robert M. Edsel. George Clooney lo ricordiamo nella sua saga dedicata agli ‘Ocean’, ma fu soprattutto la sua partecipazione come interprete principale in un film storico di Quentin Tarantino il suo trampolino di lancio con il film ‘Dal tramonto all’alba’, storia sospesa tra l’horror, il western, il pulp e il grottesco, un capolavoro onirico di un regista in quegli anni protagonista della sua avanguardia personale nel mondo della celluloide. Clooney attore e regista, un connubio che si ripeterà diverse volte, sino a quando, con ‘Syriana’ l’attore vinse l’ambito Oscar come miglior attore non protagonista, un premio meritatissimo. La produzione vide una cooperazione importante tra case diverse tra di esse Studio Babelsberg, Columbia Pictures (co-produzione), Smokehouse Pictures e 20th Century Fox, Un buon film, ovviamente molto americano nei contenuti, con qualche inesattezza storica, ma il cast coinvolto concede il perdono se qualche passaggio della sceneggiatura è un po’ troppo eroico inteso come esageratamente d’azione. Forse la trama pecca un po’ di introspezione, motivo per cui, nonostante i nomi coinvolti in un cast stellare, la critica non abbia concesso pareri esageratamente positivi, alcuni lo hanno proprio definitivamente stroncato. Nelle sale il discorso fu invece diverso: a fronte di una spesa di 70 milioni di dollari, a livello mondiale ‘Monument Men’ ne raccolse ben 155, il premio più grande per un lungometraggio che ambiva a qualche Award di rilievo, mai arrivato…



NEL CAST CATE BLANCHETT

The monuments men, il film in onda su Rete 4 oggi, domenica 7 ottobre 2018 alle ore 21,30. Un film che narra la Seconda Guerra Mondiale da un punto di vista, il salvataggio delle opere d’arte dall’ingordigia nazista, un film apprezzato, soprattutto per l’originalità della sceneggiatura, nell’anno di uscita sui grandi schermi, il 2014. Il regista e protagonista di questa pellicola è George Clooney, attore amato dal pubblico prima femminile, più che altro per la sua parte storica e un po’ maledetta del bel pediatra latin lover in ‘E.R. – Medici in prima linea’, in seguito sempre più seguito da tutto il pubblico per la sua propensione ad un cinema d’azione ma non banale. In ‘Monument Men’ Clooney non è solo ma al suo fianco troviamo Cate Blanchett, Matt Demon, John Goodman, Bill Murray, un cast che assieme potrebbe esibire decine e decine di premi tra i più importanti del cinema. Ma ecco adesso nel dettaglio la trama del film.



THE MONUMENTS MEN, LA TRAMA DEL FILM D’AZIONE

La Seconda Guerra Mondiale vista da occhi diversi, quelli di Frank Stokes, studioso di Storia dell’Arte americano, il quale, saputa la notizia di un gruppo di religiosi impegnati a salvare dalle razzie di opere d’arte naziste il loro monastero, soprattutto per una preziosa, a livello di documentazione storica e artistica, pala d’altare, richiede al proprio governo di formare un team pronto ad intervenire nel centro Europa al fianco dei colleghi in prima linea nella salvaguardia delle ricchezze artistiche dei propri paesi. Hitler ha nascosto le opere d’arte trafugate, i servizi segreti americani, assieme agli alleati francesi ed inglesi, hanno individuato proprio in Francia il covo segreto nel quale le SS nascondo i bottini, Stokes conduce il suo gruppo speciale in Inghilterra per addestrarlo prima delle operazioni di recupero in suolo transalpino. L’azione si sposta in Normandia, i servizi segreti alleati hanno intercettato fonti audio che confermano l’imminente trasferimento dal nord della Francia alla Germania di convogli carichi del bottino. Tutto va preparato a puntino, non si può lasciare nulla al caso, l’operazione è delicata e il corpo dei ‘Monument Men’ a questo si sta addestrando da settimane. Il team si divide tra la Normandia e Parigi, la Germania e il Belgio, coordinati da Stokes dovranno intervenire e colpire nei punti nevralgici gli ufficiali e le truppe preposte al trasferimento delle opere d’arte. L’operazine è delicata ma i ‘Monument Men’ non temono il nemico nel nome dell’Arte con la ‘A’ maiuscola, come patrimonio culturale e non refurtiva di guerra.