Giuseppe Tornatore ha girato “Baaria” nella sua cirri natale Bagheria, in Sicilia. Intervista da Nonsolocinema.com il regista ha spiegato l’emozione di ritrovarsi nei luoghi della sua infanzia: “E’ stata per me una esperienza profonda e importante, che è andata oltre il fare un film; è stato rivivere un tempo, un clima, un reincontrare i compagni della mia vita che non vedevo più e alcuni dei quali non ci sono più”. Tornitore ha poi motivato la scelta dei due attori protagonisti, Francesco Scianna e Margaret Madè, all’epoca quasi sconosciuti: “La scelta è venuta fuori lavorando e lavorando…. Francesco Scianna si è rivelato subito un attore navigato, pur avendo fatto pochissimo. Per il personaggio femminile è stato più difficile. Margaret Madè non aveva fatto niente per affidarle un personaggio così complesso e impegnativo. Così le ho chiesto di venire senza trucco, e ho scoperto che aveva la bellezza che cercavo…ha mostrato una determinazione importante. E’ stato questo a convincermi a investire su di lei”. Ricordiamo che “BAARIA”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Iris a partire dalle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche in streaming grazie al portale di Mediaset, sui dispositivi mobile cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM
La pellicola Baaria è stata scritta, diretta e sceneggiata da Giuseppe Tornatore mentre la produzione è stata curata da Tarak Ben Ammar e dalle case di produzione Medusa Film e Mediaset Premium. Il montaggio è stato realizzato da Massimo Quaglia con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Ennio Morricone mentre la scenografia è stata ideata da Maurizio Sabatini. Giuseppe Tornatore in passato ha lasciato le tracce, la semina, di un cinema moderno, ma figlio legittimo ed eredità del cinema dei grandi italiani, di Antonioni, Luchino Visconti, Bertolucci, e non fu un caso la sua vittoria del Gran Prix a Cannes o l’Oscar come miglior film straniero con la tenera e dolce storia di ‘Nuovo Cinema Paradiso’, oppure i tanti premi tra Golden Globe e David di Donatello con ‘La leggenda del pianista sull’oceano’, un patrimonio culturale di tutto il paese. Grazie alla scelta di non calcare troppo su stereotipi mafiosi o politici, la trama di ‘Baarìa’ scorre bene per tutta la durata del film, un film che dal periodo fascista racconta l’Italia di un comune siciliano sino agli anni ’80 dell’edonismo e del divertimento. La pellicola è piaciuta a pubblico e critica e, nonostante alcune querele per presunto plagio di un altro testo, la produzione, il cast ed il regista hanno ben figurato nei premi italiani. L’incasso è però stato inferiore della metà rispetto alle spese e, considerando l’impiego di molti contributi statali, ancora una volta ci si chiede quanto sia corretto l’uso del denaro pubblico per produzioni che forse con spese minori avrebbero avuto lo stesso successo, ma questa è un’altra storia e non ve la possiamo raccontare qui …
NEL CAST FRANCESCO SCIANNA
Baarìa è una pellicola italiana di successo legata alle vicende generazionali di una famiglia siciliana. La sceneggiatura è di Giuseppe Tornatore, il suo soggetto e la sua regia sono ideali e le case produttrici hanno inquadrato nel grande cineasta siciliano, nato davvero a Bagheria, l’uomo perfetto per trasformare in immagini un’idea, in una pellicola coinvolgente, una trama densa di significati, di umanità. In ‘Baarìa’
Tornatore aveva bisogno di attori di qualità ma, soprattutto, degni di una ‘sicilianità’ interiore che non mentisse davanti alle telecamere e la scelta di porre protagonista del film Francesco Scianna, palermitano, fu azzeccatissima. Francesco Scianna non è nuovo a recitare in lungometraggi densi di significati, parti difficili risolte con mestiere e istinto supportati dalla fiducia di grandi registi come Michele Placido regista di ‘Vallanzasca – Gli angeli del male’, Mario Martone con ‘L’odore del sangue’, registi tra loro diversi e Scianna ha avuto la modestia di ascoltare le loro richieste, farle proprie, esprimerle, come nel nostro film, attraverso al sua sensibilità.
Al suo fianco Margareth Madè, modella tra le più amate al mondo nella nuova generazione di indossatrici italiane, a volte anche chiamata nel cinema, come nel caso di un episodio de ‘Il commissario Montalbano’ oppure in film come ‘…E fuori nevica! ‘ o ‘Il paese delle piccole piogge’, una mini-serie per la Televisione diretta da Sergio Martino. Da citare anche la presenza della grande Lina Sastri, un’attrice vera, forse una delle poche eredi in bellezza e bravura della Pampanini, della Mangano, della Magnani, attrici senza nome, solo stelle illuminate nel firmamento di Cinecittà. Ma adesso, vediamo nel dettaglio la trama del film.
BAARIA, LA TRAMA DEL FILM DRAMMATICO
La vicenda di ‘Baarìa’ è focalizzata proprio in Bagheria, comune siciliano che in dialetto è appunto chiamato Baarìa. In questo borgo dimenticato da Dio si svolgono le vicende di Giuseppe “Peppino” Torrenuova, un ragazzo che alla fine dalla Seconda Guerra Mondiale sogna una vita diversa da quella nei campi, ma nei campi dovrà rimanere ancora a lungo, ma che durante le incursioni post-belliche della popolazione affamata in una banca locale, grazie al furto di una piccola quantità di denaro, riesce a mutare il destino della famiglia acquistando dei capi bovini. Da lì inizia la vicenda di tre generazioni di Torrenuova, tra miseria e il boom economico, l’ascesa del Partito Comunista con ideali di libertà sociale e abbattimento delle classi e la realtà locale tra mafie occulte o palesi e politici corrotti, ma sempre con delicatezza. La trama è piacevole e poco carica di troppi riferimenti sociali e politici.