Anziché dividersi tra sua moglie e la sua amante, Pupo vive i suoi amori in perfetta armonia. La vita privata di Enzo Ghinazzi può sembrare complicata dall’esterno: ha una moglie, Anna, e un’amante ufficiale, Patricia Abate. Invece ha trovato un equilibrio familiare tale che riesce a viversi entrambi i rapporti senza problemi, anche se non è stato facile. «Dire la verità a entrambe mi ha aiutato a trovare un equilibrio e a vivere al meglio delle mie possibilità il rapporto con queste due meravigliose donne», dichiarò Pupo in un’intervista al settimanale Oggi. Ma come è riuscito a costruire questo delicato equilibrio familiare? «Non le metto in competizione. Non le metto a paragone. Una senza l’altra non sarebbero la stessa cosa», aggiunse il cantante. La moglie di Pupo ha sempre saputo dei suoi tradimenti: «E non le ho mai nascosto quella che poi negli anni sarebbe diventata una vera e propria patologia: la dipendenza da sesso». Poi nella sua vita è entrata Patricia Abate e tutto è cambiato.
PUPO E IL POLIAMORE: “MI DIVIDO TRA MOGLIE E FIDANZATA”
Quello che era l’ennesimo tradimento si è rivelato invece per Pupo una via d’uscita. «Con l’arrivo di Patricia nella mia vita quella spinta sessuale, quel desiderio continuo di sesso occasionale, hanno trovato finalmente pace. Ho trovato un equilibrio», dichiarò al settimanale Oggi. Molte persone hanno doppie vite e amori clandestini, invece Pupo ha deciso di farlo alla luce del sole costruendo una famiglia decisamente allargata. «Non è stato affatto comodo. Ho sofferto anch’io per le mie passioni, le mie perversioni e miei egoismi. Ma non ho voluto rinunciare a quello che ero e che sono». Ma Pupo non si sente bigamo: «Non è il termine giusto, perché è reato. Meglio poli-amore». La relazione va avanti da quasi tre anni: «Viviamo conflitti di un rapporto difficile ma le gioie di una scelta che ci ha dato molti equilibri». Nel libro “La confessione”, il primo noir firmato Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha dedicato qualche pagina a questo aspetto della sua vita privata. «Ho rifiutato di scrivere libri, anche dietro lauto compenso, per spiegare com’è vivere con due donne perché lo trovavo squallido».