Lena Dunham sotto attacco. La scelta di affidare la sceneggiatura della trasposizione cinematografica di A Hope More Powerful than the Sea, «Più profondo del mare» all’americana ha scatenato numerose polemiche. Nei confronti di Lena Dunham, infatti, si è alzato un vero polverone. Sui social, molti utenti sono convinti che non sia la persona adatta per raccontare il dolore e il tormento del popolo siriano.Come riporta il Corriere della Sera, negli stati Uniti è iniziato un vero dibattito sulla scelta della sceneggiatrice. Alcuni, infatti, ritengono che tutto sia una “operazione di whitewashing. Dunham non ha mai messo nel cast una persona di colore: non è proprio la più adatta a cogliere le sfumature di una rifugiata siriana”.



LA GIOIA DI NELA DUNHAM

Lena Dunham, sui social, non nasconde il suo entusiasmo per essere stata scelta come sceneggiatrice di un film molto atteso. “Sono molto fortunata ad avere questo lavoro”, ha fatto sapere Lena l’annuncio del suo ingaggio dato dal settimanale statunitense Variety.  Le poche parole della Dunham, però, non sono piaciute a molte persone negli Stati Uniti. «Spetta ai siriani raccontare le storie che li riguardano, soprattutto se sei Lena Dunham», ha fatto sapere la social editor di Romper Suzanne Samin, che è di origini siriane e cubane. «Perché non sono stati scelti scrittori e registi siriani per raccontare questa storia?», aggiunge la scrittrice Alia Malek mentre a difendere la Dunham è la scrittrice del libro: «Mi ritengo fortunatissima ad avere la straordinaria @lenadunhan che adatterà il mio libro».

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