Un’intervista intensa e davvero interessante quella di Giancarlo Giannini a Verissimo. Dalla carriera agli affetti, l’attore e regista ha raccontato una grossa fetta della sua vita, soffermandosi sul rapporto con i figli e, soprattutto, con quello che ha sviluppato negli anni con la fede. È proprio in virtù di questo rapporto che Giannini vorrebbe essere l’autore di un film dedicato alla fede. Lo ha confermato a Verissimo ma lo aveva dichiarato anche nel corso di un’intervista rilasciata a Io Donna. È qui che ha raccontato: “Tornare alla regia? Spero di sì. Mi piacerebbe realizzare un film sulla fede. Se non ci fosse il mistero non avremmo un motore, quello che ci rende curiosi della vita. – e ha aggiunto – Riuscire ad aprire una finestra sul mistero è il mio sogno, magari riuscirò a realizzarlo. Di questi tempi non è facile, ma non dispero.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
“LA FEDE MI HA AIUTATO CON LA MORTE DI MIO FIGLIO”
È Giancarlo Giannini a chiudere questa nuova puntata di Verissimo. Si ripercorre la sua carriera e la difficoltà di un mestiere come quello di attore. Giannini allora racconta: “L’attore si trova solo di fronte alla macchina da presa. Certo c’è paura ma l’unica cosa da fare e non averne. I primi tempi sì, si ha paura, soprattutto a teatro quando hai paura di dimenticare le battute. Al cinema no, perché se sbagli la rifai.” Si parla poi di amore, delle storie avute e dei suoi 4 figli (avuti da due donne diverse). “Sono un papà di poche parole ma giusto!” ammette Giancarlo Giannini. Poi però si tocca anche un argomento delicato: la morte di suo figlio Lorenzo, che aveva 19 anni. L’attore e regista ammette che è la fede ad averlo aiutato: “La fede ti lascia improvvisamente, la fede è mistero. Tu hai la possibilità ogni giorno”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
GIANCARLO GIANNINI A VERISSIMO
Giancarlo Giannini ospite di Silvia Toffanin a Verissimo: il grande attore italiano presenterà al pubblico del sabato pomeriggio di Canale 5 il nuovo film di Paolo Virzì, Notti Magiche, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 8 novembre. Ma nell’intervista di sicuro non mancheranno i momenti commoventi, legati all’esperienza di vita di questo immenso interprete, che nel suo percorso sulla Terra si è trovato ad affrontare anche il dolore devastante della perdita di un figlio. Intervistato di recente dal portale “Io Donna“, ha dichiarato:”Il detto “Non tutto il male viene per nuocere” l’ho cambiato in “Tutto il male viene per giovare”. Anche il dolore fa parte della vita. E ai miei alunni del Centro Sperimentale di Cinematografia non insegno a recitare: insegno la gioia di vivere“. Quale insegnamento più prezioso?
GIANCARLO GIANNINI, IL DOLORE PER IL FIGLIO MORTO A 20 ANNI
Come detto la vita di Giancarlo Giannini è stata segnata inevitabilmente dalla morte prematura del figlio Lorenzo, il secondo dopo Adriano, entrambi nati dalla prima moglie Livia Giampalmo. L’attore ha raccontato con grande onestà il dolore immenso della perdita e la capacità di riuscire a guardare avanti:”Per molti la morte di un figlio mette in discussione l’esistenza stessa di Dio. Ti chiedi: perché lui e non me? Ricevetti la notizia (della morte di Lorenzo, ndr) mentre giravo a Milano. Presi un aereo, mi precipitai in ospedale, trovai la madre e il fratello disperati. Ero altrettanto disperato, ma cercavo di confortarli dicendo: “Guardate, ora lui sta meglio di noi”. Quando muore un figlio la vita cambia completamente: diventi diverso, spesso affronti le cose con più ferocia. Ma, se uno ha fede, riesce ad andare avanti, ad accettare che così è la vita“.
GIANCARLO GIANNINI, “AMO LA SOLITUDINE”
L’intervista concessa al portale Io Donna è stata ricca di spunti interessanti e in parte inediti per quanto riguarda Giancarlo Giannini. L’attore ha svelato di essere un amante della solitudine:”Alimenta l’immaginazione. Alle mamme ripeto: lasciate i figli in una stanza da soli, togliete loro telefonino e internet. All’inizio si annoieranno, poi cominceranno a fantasticare. Da bambino mi costruivo i giocattoli“. Alla domanda su cosa manchi nella sua vita, Giannini ha risposto così:”Niente. Il passato esiste solo come un ricordo che ti racconti come vuoi tu. Il presente, nel momento in cui lo vivi, è già passato. Esiste il futuro, ma del futuro che sai? Vivo cercando di fare le cose al meglio, non rompo le scatole a nessuno, ma nessuno le deve rompere a me. Lasciatemi solo!“. Silvia Toffanin sarà altrettanto brava da estrapolare nuovi aspetti del carattere e della vita di Giancarlo Giannini?