Angela Finocchiaro non ha abbandonato del tutto quella tv che l’ha resa una delle ragazze rievocate da Serena Dandini con il reboot de Gli Stati Generali. L’attrice conosciuta per tanti successo in diversi contesti dello spettacolo è adesso impegnata nel suo viaggio teatrale, impreziosito dalla commedia divertente diretta da Cristina Pezzoli, con una scrittura che vede la protagonista al fianco di Walter Fontana. Angela Finocchiaro racconterà meglio il suo lavoro con Ho perso il filo nella puntata di Che Fuori Tempo che Fa di questa sera, lunedì 12 novembre 2018. Sorprendente eroina e alter ego femminile di Teseo, l’artista procede verso il famoso Labirinto del Minotauro, raccontando con occhi diversi mitologia greca e molto altro. Non mancano infatti incursioni di acrobati e persino di spiriti che amano fare i dispetti, in una festa danzante che le permette di snocciolare il vivere moderno. “Una papera che salticchia qua e là“, specifica la Finocchiaro a Il Corriere della Sera quando le viene fatto notare che si mostra per la prima volta nel ballo. “Il Labirinto è in realtà abitato da tanti pezzi che raccontano il contemporaneo”, aggiunge spiegando il motivo che l’ha spinta a scegliere noti riferimenti mitologici tanto cari alla cultura greca antica. E così Angela diventa un Teseo non ancora eroe, che segue comunque un filo, consegnato nelle mani dello spettatore. La sua Arianna da cui ritornerà alla fine del percorso.

In teatro con la commedia “Ho perso il filo”

In scena da alcune settimane, Angela Finocchiaro ha scelto di rivoluzionare il concetto di teatro grazie alla sua commedia Ho perso il filo, di cui è co-autrice. Tanti i teatri che l’hanno accolta in tutta Italia, da Nord a Sud senza alcuna eccezione. Rivoluzionario in quanto l’Angela che sale sul palco è diversa dall’attrice che si è fatta conoscere e amare dal pubblico in tanti anni di fortunata carriera. Linguaggi e modi che ha sfruttato per la prima volta, mentre si muove dietro il sipario accompagnata da sei acrobati e danzatori grazie alle coreografie di Hervé Koubi. Eppure qualcosa si può ancora cambiare, soprattutto se si considera che oggi il teatro è appannaggio della generazione più adulta e degli abbonati. Una nicchia di fedelissimi quindi, mentre i più giovani sembrano distanti anni luce. La Finocchiaro non ci sta, come spiega al sito Teatro, e continua a chiedersi come si potrebbe invertire questa rotta. Nel frattempo ci prova, senza dimenticare che se la sua vita fosse andata diversamente forse oggi sarebbe una dottoressa. “Studiavo Medicina“, confessa infatti priva di rimpianti. “E’ andata meglio così“, conclude subito dopo.