Carlo Verona tra le numerose donne ha collaborato anche con Asia Argento per la pellicola “Non perdiamoci di vista”: “Tanto tempo fa ho scritto un post su Facebook, con una nostra foto a Praga dove stavamo girando il film. È stata un’attrice con un senso di professionalità enorme. Ha compiuto con noi i 18 anni. Ricordo la torta, l’orchestra… Sapeva il copione a memoria e prima delle registrazioni aveva preso una sedia a rotelle con cui ha girato per Roma per capire come veniva vista dalle persone. È una grande professionista. Ha preso un David come migliore attrice. Non credo proprio abbia violentato Jimmy Bennett”. Per concludere l’intervista Piero Chiambretti passa da Asia Argento al tema delle molestie e Verdone racconta di aver dovuto installare una telecamera davanti al portone di casa perché in tanti, più volte, hanno tentato di entrare nel suo appartamento, mitomani o personaggi in cerca di fargli ascoltare parti recitate. (Agg. Camilla Catalano)



MONICA VITTI E CLAUDIA GERINI

Carlo Verdona ha lavorato con numerose attrici, le più brave del panorama cinematografico: “Ora cerco di evitare scene di sesso, si intuisce, ma non si vede. C’è il tempo per tutto. Il comico non deve essere trombante. Sono molto rispettoso delle donne. Monica Vitti? Abbiamo lavorato insieme per “Io e mia sorella”. Ho preso la Muti che era la diva per eccellenza, l’ho portata allo schermo come la ragazza della porta accanto. È stata una compagna di lavoro meravigliosa. Claudia Gerini? È dotata di un’ironia molto simile alla mia nel notare alcune cose del suburbano, la periferia, il popolo, il dettaglio. Lei è fantastica. Eleonora Giorgi? L’ho scelta per Borotalco ha dato grande dinamismo. Era una ragazza molto positiva”. (Agg. Camilla Catalano)



CON VITTORIO CECCHI GORI

“Non ho mai fatto incontri sui social. Non posso rimorchiare su Tinder, tutta Roma lo saprebbe”, racconta Carlo Verdone parlando di tutte le donne della sua vita e della sua carriera. Tra i personaggi importanti della sua vita ci fu indubbiamente Vittorio Cecchi Gori: “Era il 26 dicembre 1995, il 26 dicembre è una giornata fondamentale per tutti i produttori perché tutti vanno al cinema. Andai da Vittorio a seguire gli incassi e un contabile che era con noi ci rivelò che avremmo superato i 35 miliardi di lire. Vittorio iniziò a festeggiare e vedendo che osservavo il suo orologio, ricco di brillanti, me lo regalò. Mi sembrava eccessivo. Poi scoprì che era un regalo di Rita e lei si offese molto per quel gesto. Provai a restituirlo, ma niente. Quell’orologio durò 48 ore. Il giorno dopo lo indossai a Campo dei Fiori, qualcuno mi fermò per vedere l’orologio e il giorno seguente entrarono in casa mia per derubarmi. Mi offesi molto, diedi molto lavoro in quella zona e così decisi di trasferirmi”. (Agg. Camilla Catalano)



“IO SINDACO DI ROMA?”

Anche Carlo Verdone è un’espressione dei Belli e Dannati per la nuova puntata de La Repubblica delle Donne dal momento che in 40 anni di cinema è riuscito a raccontare numerosi rapporti tra uomini e donne. “Tra le donne ho lanciato Moana Pozzi nel cinema. Stavamo cercando una stanza e la trovammo in un albergo, nuda che dormiva. Le donne della mia vita? Mia madre, zia Lina, nonna Fernanda, le tate”. Chiambretti provoca l’attore sulla sua Roma, “potresti fare il sindaco di Roma”. “Credo che nella vita bisogna concentrarsi su un solo lavoro. Probabilmente mi avrebbero odiato i romani perché avrei stravolto la città. Forse dopo tre anni di lavoro avrei sistemato qualcosa”. (Agg. Camilla Catalano)

“SONO UNA PERSONA FRAGILE”

Carlo Verdone questa sera sarà protagonista, insieme a Fabrizio Corona, di una nuova puntata de La Repubblica delle Donne. Piero Chiambretti ospiterà nel suo studio l’attore romano che il 17 novembre compirà 68 anni. Per l’occasione Paramount Channel – canale 27 – manderà in onda dal 15 novembre per tre giovedì di fila i film più belli di Carlo Verdone, “Io, loro e Lara”, “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” e “Acqua e sapone”, ognuno dei quali sarà preceduto da un’esclusiva introduzione dello stesso Verdone che racconterà aneddoti e curiosità di ogni pellicola. “Sono tre film molto diversi ma molto sinceri, che dovevo fare in quel preciso momento, con il comune denominatore del prete che ogni tanto esce fuori”.

NEI SUOI FILM SI È RACCONTATO

Attraverso ogni film interpretato, Carlo Verdone, ha raccontato qualcosa di sé. Per esempio è ben noto che sia un grande tifoso della Roma, tant’è che ha girato numerose pellicole proprio nella sua città. L’attore e registra è un grande appassionato di musica, elemento indispensabile in ogni sua pellicola. In “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, interpreta Bernardo, un giornalista alle prese con la biografia su Jimi Hendrix, mentre con “Sono pazzo di Iris Blond” ha realizzato una commedia musicale. Per quanto riguarda la salute, Carlo Verdone ha raccontato più volte si essere ipocondriaco e il cinema è stata una delle cure dagli attacchi di panico. “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” è stata per lui un’autoanalisi: “Quel film ha avuto un effetto curativo, mi sono liberato davanti a tutti dicendo: ‘Signori, io sono una persona fragile, con delle debolezze. Signori, questo sono io’”.

VERDONE E I SOCIAL

Carlo Verdone, tra tutti i social, è molto attivo su Facebook dove talvolta pubblica fotografie di vita quotidiana o del passato. L’ultimo suo post riguarda “Compagni di scuola”, riguardo cui racconta volere realizzare qualcosa per ricordarne il suo trentesimo anniversario. “Il 16 ottobre 1988 terminavo le riprese di Compagni di scuola. Trenta anni fa! Prima della fine del 2018 farò qualcosa per ricordare questo bel film al quale sa sarò sempre legato per la magnifica atmosfera, l’ispirazione, il ricordo di qualcuno che ci ha lasciato e la bravura di tutto il cast.
I produttori pensavano che avrei fatto un film noioso e logorroico. E invece …. A queste mie care attrici dedico questo anniversario”.