Roberto Saviano sotto la lente. Questa volta non sono i politici (magari Matteo Salvini) a tenerlo sotto scacco ma è una vera e propria inchiesta che Panorama ha messo insieme sullo scrittore partendo dagli incassi passando dalle sue relazioni e finendo alla famosa scorta che proprio il neo Ministro dell’Interno vorrebbe togliergli. Secondo quanto riportano Giacomo Amadori e Simone Di Meo sembra che gli incassi di Saviano siano milionari, tutto lecito e in arrivo dalle sue pubblicazioni e, in particolare, proprio da Gomorra. Secondo quanto si legge nell’inchiesta sembra proprio che gli incassi siano lievitati nel tempo (complice la serie tv Sky) con una stagione d’oro proprio nel 2017 “quando ha addirittura raggiunto un imponibile che si aggirava intorno ai 2,3 milioni di euro” e in un decennio i suoi “incassi” si aggirano intorno ai 13 milioni di euro. Oltre agli introiti dalle case editrici, Saviano avrebbe incassato anche altro da case di produzione televisiva. Secondo Panorama, gli sarebbero arrivati “quasi mezzo milione” da Cattleya, “400mila euro” da Telecom-La7 e 350mila da Fascino di Maria De Filippi. Ma l’inchiesta non si ferma qua e parla anche di una presunta società americana di cui Saviano avrebbe il controllo del 100% del capitale. Su Panorama non mancano nemmeno i dettagli sulla sua vita privata e sulle minacce che lo terrebbero lontano dall’Italia. Arriverà la risposta dello scrittore? (Hedda Hopper)



FACCIA D’ANGELO

Roberto Saviano, con la nuova stagione di Kings of Crime in cui racconta alcuni dei principali fatti di cronaca che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Il protagonista della prima puntata è Felice Maniero. il bandito soprannominato “Faccia d’angelo” che, tra la metà degli anni ’70 e la metà degli anni ’90, trattava con i boss più potenti della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta. In quel periodo, nessuno poteva entrare in Veneto senza il suo consenso. Condannato per associazione mafiosa e sette omicidi, nel 1994 diventò collaboratore di giustizia. Nell’intervista rilasciata a Saviano, Maniero ricorda il furto dei gioielli di una Madonna Nicopedia nella basilica di San Marco a Venezia che poi restituì chiedendo che gli venissero tolte le misure di sicurezza a cui era sottoposto trattando così con lo Stati a cui propose una sottospecie di ricatto. In attesa della messa in onda della puntata, cliccate qui per vedere il video (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



ROBERTO SAVIANO RACCONTA FELICE MANIERO

Roberto Saviano torna al timone di Kings of Crime per la seconda e attesissima stagione al via stasera su Canale Nove. Il noto scrittore racconterà tre nuove storie del crimine che hanno sconvolto l’Italia, ripercorrendo i fatti attraverso il punto di vista dei protagonisti e offrendo una lettura a 360 gradi. Il primo a raccontarsi sarà Felice Maniero, un boss mafioso potentissimo tra gli anni settanta e novanta, a capo dell’organizzazione criminale nota alle cronache con il nome di “Mala del Brenta”. La storia di Maniero, soprannominato “faccia d’angelo”, incontra inevitabilmente quella di altri esponenti di cosa nostra, della ‘ndrangheta e della camorra; ma oggi, dopo due evasioni, una condanna e la decisione di diventare un collaboratore di giustizia, il boss ha scelto di concedere al noto creatore di Gomorra un’intervista in esclusiva, con la quale farà luce su uno dei periodi più bui del nostro paese. Ad annunciare al pubblico la nuova stagione al via questa sera è stato lo stesso Saviano, che nei giorni scorsi, tra una polemica e l’altra, ha anticipato sul suo profilo social i tre nuovi episodi.



Roberto Saviano, “C’è un abisso tra la mia infanzia e quello che vivo ora”

A un passo dalla nuova avventura con Kings of Crime, Roberto Saviano si prepara a dare il via a una serie di nuovi progetti, fra i quali una graphic novel in collaborazione con Asaf Hanuka. Il nuovo proposito ha costretto il noto scrittore a frugare nel cassetto dei ricordi, dove ha trovato una vecchia foto, che lo ritrae da bambino accanto a suo fratello. “Foto scattata e sviluppata più di trent’anni fa. Era bello fare foto senza sapere come fossero venute. Prima di scattare ci si pensava mille volte perché si avevano 24 scatti, al massimo 36, a disposizione, poi basta“, si legge sul suo profilo ufficiale. “Riaprire i vecchi album mi provoca una strana sensazione, prossima al dolore – continua Saviano – perché c’è un abisso tra la mia infanzia e quello che vivo ora“. Il suo stato d’animo, però, non è frutto di un sentimento di nostalgia, ma della consapevolezza di vivere una realtà, troppo lontana da quella desiderata: “Quando ti strappano dal luogo in cui vivi, è come se ne rimanessi per sempre intrappolato. Resti a metà strada, non puoi tornare indietro ma nemmeno riesci ad andare avanti“.

“Mio fratello? Il nostro legame è tenace e segreto…”

Roberto Saviano ripercorre la sua vecchia vita attraverso uno scatto pubblicato sui social. “Mi mancano i sentieri di brecciolino, gli alberi di mele annurche, la regina delle mele“, si legge infatti sul suo profilo ufficiale, dove lo scrittore riserva un tenero messaggio a una delle persone più importanti della sua vita: “Mi mancano le partite a subbuteo con mio fratello, il piccolo biondino della foto. Gli voglio molto bene e il nostro legame è tenace e segreto… come le cose che contano davvero“. Lui, che “ti voglio bene” non glielo dice mai, sa molto bene che per “negligenza, timidezza, distanza”, si finisce per non parlare mai di sentimenti; tuttavia, anche se “spesso si pensa che il silenzio in qualche misura faccia la sua parte”, in realtà “non è così” e oggi come allora, in quella vecchia foto postata sui social, rivela tutto il suo affetto nei suoi confronti: “Siamo noi due. L’uno accanto all’altro, come sempre“.