Attrice, cabarettista molto nota in teatro e in tv, Rita Pelusio questa sera prenderà una breve pausa dai suoi impegni teatrali per portare tutto il suo talento nella nuova puntata de La tv delle Ragazze. Nell'”Urlando furiosa” – questo il nome dello spettacolo – l’attrice di origini salentine dà voce al personaggio che si agita nella sua testa, il suo alter ego, sfiduciato dalla realtà attuale e dall’incapacità di trovare un vero modello per il quale lottare. “È uno spettacolo onesto e confidenziale, una dichiarazione sul mio stato, un continuo interrogarmi sul presente”, rivela l’attrice in un’intervista concessa a Rosaria Scardi per il Corriere della Sera, “Un esempio è il sociale: esiste il volontariato, ma sarebbe più giusto chiamarlo necessariato, dobbiamo far capire che non tocca a noi coprire le troppe mancanze dello Stato, ma mi chiedo in che modo e se ci sia possibilità di migliorare la situazione”.
In teatro con “Urlando furiosa”
Protagonista dell’apertura della stagione teatrale al San Filippo Neri di Nembro con “Urlando Furiosa”, Rita Pelusio parla del suo personaggio a Rosaria Scardi per il Corriere della Sera, rivelando che monologo del suo alter ego si interseca irrimediabilmente con il panorama politico attuale. “Manca un riferimento, Salvini, Di Maio, Conte e Renzi non possono certo fare da re. E, allora, me lo invento”, rivela l’attrice, che conferma di voler giocare con le parole “come Bergonzoni” immaginando un “Re no” che “governi fiumi di gente che dice no, no tav, nonna”. I suo alter ego urlante, conferma inoltre l’interprete, indossa un pigiama azzurro, un elemento scelto non a caso che rappresenta “il simbolo dell’idea assonnata, non ancora concepita, mentre l’elemento scenico incarna Urlando Furiosa, il mio chiodo fisso, la mia fissazione e habitat, da cui non mi staccherò neanche di un passo”.
“I saltimbanchi senza frontiere”
In passato è stata tra i protagonisti di Zelig e Colorado Cafè, oltre a partecipare a una serie di spettacoli molto amati sul piccolo schermo; oggi, però, Rita Pelusio ha fatto un passo indietro e ha deciso di concentrarsi prevalentemente sull’attività teatrale. Fondatrice, qualche tempo fa, della compagnia “Comici civili”, nei suoi spettacoli si è spesso rivolta alle donne, senza mai dimenticare i temi più attuali e il mondo della politica. Nel suo percorso artistico, anche il gruppo “saltimbanchi di strada”, una compagnia nata negli anni ’90 e che di recente, rivela Debora Zanni per Il Bullone, si è trasformato ne “I saltimbanchi senza frontiere”, un movimento aperto guidato da uno spirito di “volontariato”, inteso come una “presa di consapevolezza” . “Non importa se della tua arte ne fai una professione, l’importante è che la coltivi. E poi, giocando, riesco a creare”, conferma l’attrice.