Ospite a Vieni da me, Serena Grandi si lascia andare a una confessione inedita. La love story con Adriano Panatta è sempre stata un segreto… fino a ora. “Io a tennis non ho mai preso una palla, ma ho conosciuto un grande che ho amato, e ogni volta che lo vedo mi batte ancora il cuore”. Una vera sorpresa per il pubblico in studio: “È Adriano. Adriano, ti voglio bene, quando ti vedo il mio cuore batte, quindi c’è ancora qualcosa”. I due furono amanti per due anni. “È una storia che è durata parecchio tempo, ormai posso parlarne perché è passato tutto e sono molto amica di Rosaria Luconi, la moglie di Adriano. È stato uno dei miei amori più grandi, insieme a Beppe”. Quando lo scoprì, Beppe Ercole non la prese bene: “Una volta litigammo anche. Mi ero appena sposata, Beppe sapeva che ero molto, molto attratta da quest’uomo e una volta, dentro a un locale, mi diede una sberla perché guardavo Adriano. Si vedeva che ancora c’era qualcosa, nonostante fossero passati degli anni. Ci sono degli amori che non scordi”. La moglie Rosaria, comunque, è “favolosa”. [agg. di Rossella Pastore]



VITTIMA DI STALKING

Serena Grandi avrebbe voluto raccontarsi a 306 gradi, ma nell’aprire i cassetti della sua vita insieme a Caterina Balivo, non può parlare di stalking che starebbe subendo da parte dell’ex fidanzato. Su esortazione del suo avvocato, infatti, l’attrice spiega alla conduttrice di Vieni da me di non poter parlare dell’argomento. Prima di tornare indietro nel tempo, però, l’attrice rivolge un appello a tutti gli uomini che, dopo essere stati lasciati, rendono la vita impossibile alle ex compagne. “Io continuo a dire; fatevene una ragione. Se vi lasciamo un motivo c’è ed è anche grave. Quindi non fate gli psico della situazione con questi oggetti, i telefoni, perché noi abbiamo paura e non abbiamo nessuno che ci protegge. Le istituzioni non ci proteggono”, spiega l’attrice che, pur essendo figlia di un militare, svela di aver avuto comunque dei problemi. L’argomento si sposta proprio sul padre che, pur essendo un uomo integerrimo, ha accettato la sua carriera di attrice anche se, inizialmente, il suo trasferimento a Roma, scatenò una vera guerra: “era un bravissimo poliziotto, un po’ sceriffo, ma era anche molto buono”, dice la Grandi che poi rivela quanto fosse orgoglioso il padre di lei (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



SERENA GRANDI A VIENI DA ME

Serena Grandi si racconta ai microfoni di Caterina Balivo. Nell’ultima puntata della settimana, nello studio di Vieni da me, arriva l’attrice per ripercorrere le tappe della sua vita. Icona sexy che, negli anni ottanta e novanta, ha fatto girare la testa a tantissimi uomini, Serena Grandi ha avuto una vita davvero intensa. Oltre ad essere stata la protagonista di tantissimi film di successo, l’attrice ha dovuto affrontare anche diverse fasi difficili. Uno dei periodi più brutti della vita di Serena Grandi è stato quello vissuto nel 2003 quando fu coinvolta in una vicenda di droga. L’attrice è riuscita poi a rialzarsi tornando in tv come concorrente del Grande Fratello Vip. Al primo posto nella sua vita, però, c’è il figlio Edoardo Ercole, nato dal suo amore con Beppe Ercole per il quale è stata a lungo nemica di Corinne Clery con cui i rapporti sono tornati sereni nell’ultimo anno.



SERENA GRANDI: LE AVANCES SUL SET

Bellissima e con delle forme esplosive, Serena Grandi non nasconde di aver subito delle avances sul set. A raccontarlo, in una recente intervista rilasciata ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, è stata proprio la Grandi che, tuttavia, non si è mai sentita realmente in pericolo. “Il MeToo è una lotta contro i mulini a vento, se avessi denunciato, sarei stata perennemente in tribunale. Per fortuna non mi sono mai sentita in reale pericolo o difficoltà, piuttosto ho gestito le situazioni, alle brutte qualche sberla l’ ho piazzata: so come muovermi con gli uomini”, ha spiegato la Grandi che non rinnega il suo passato ribadendo di dover dire grazie a Tinto Brass – “In quella fase sono diventata un sex symbol a livello europeo”, raccontava in una lunga intervista al Fatto quotidiano, “scatti ovunque, richieste continue, decine di calendari, e l’ufficio stampa che mi incitava: ‘Mi raccomando dichiarazioni forti, anche irreali, non sei mica una donna a casa con l’ uncinetto’”.