Un piatto di alta cucina? Nel “Il ristorante degli Chef” potrebbe non bastare. Questo perché nel nuovo programma di RAI 2, in onda questa sera martedì 20 novembre alle 21.20, si deve dimostrare di saper gestire un vero ristorante, non solo i “fornelli”.

Questa la sfida che attende i dieci protagonisti aspiranti Chef, selezionati tra oltre 3000 partecipanti, di questo nuovo programma gastronomico, che mescola talent e reality. Al loro fianco, gli Chef stellati Andrea Berton, Philippe Léveillé e Isabella Potì. A loro il compito di guidare e giudicare, sia in studio sia nelle fasi di amministrazione del locale, gli aspiranti Chef.



In palio, per il vincitore, la possibilità di formarsi nella scuola internazionale di cucina italiana Alma, un luogo d’eccellenza, che ha visto nascere e crescere, nel corso della sua lunga storia, i più affermati Chef internazionali, divenendo fondamento per chiunque sogni di lavorare nel mondo della cucina.

Il Format



Il programma, prodotto da Rai2 in collaborazione con Nonpanic, è la versione italiana di “Kitchen Owners / Duenos de la Cocina”, prodotto e distribuito dall’argentina Telefe. Scritto da Barbara Boncompagni con Benedetto Calì, Francesco Gorgoni, Francesca Di Maio, Andrea Masci, a cura di Massimo Righini e regia di Giuseppe Bianchi.

“Non è come gli altri talent di cucina”, sottolineano la produzione, gli autori e gli Chef stellati che raccontano il loro approccio al nuovo programma di RAI 2. Obiettivo? Far “nascere” il desiderio ai telespettatori, di rifare a casa i piatti e le ricette de “Il ristorante degli Chef”.



Due gli “ingredienti”/luoghi preposti alle sfide: lo studio, chiamato “l’arena di Gioco”, e il ristorante “Bistrot”. Un vero ristorante. Creato ed allestito per veri avventori, tra cui molti VIP, che ordineranno, gusteranno e giudicheranno a loro modo, i piatti che il menù del ristorante offrirà ogni sera.  

In realtà, da quel che ci è parso di capire durante la conferenza stampa, vedremo una sorta di “ibrido”, a metà strada fra Hell’s Kitchen e Master Chef. In pratica, per restare in tema culinario, una sorta di “nuova ricetta” con “vecchi ingredienti”. In pratica, un nuovo “impiattamento”. Forse! Comunque, attendiamo di vedere per… il giudizio finale.

Cosa vedremo

Nel corso della prima puntata,che decreterà chi farà parte ufficialmente della gara, conosceremo gli ottanta concorrenti scelti tra le oltre 3000 iscrizioni giunte da ogni parte d’Italia. I partecipanti avranno l’occasione di presentare il loro piatto migliore, preparato nella tranquillità della loro casa, davanti al giudizio insindacabile dei tre Chef. Solo in quaranta potranno proseguire.

Nella seconda fase di selezione, il vero nemico da battere per i concorrenti rimasti in gara, sarà il tempo: venti minuti a disposizione per realizzare un piatto espresso che i giudici assaggeranno senza conoscerne l’autore. Al termine, saranno decretati i venti concorrenti che potranno accedere al terzo e ultimo round di valutazione.

I concorrenti faranno così il loro ingresso nello studio, l’arena, dove dovranno dar vita a un piatto, assegnato dai giudici, che rappresenti la tradizione culinaria italiana. Una prova apparentemente semplice, ma che nasconde grandi insidie.

Solo alla fine della serata si scoprirà quali saranno i dieci aspiranti Chef che entreranno a far parte ufficialmente della prima edizione de “Il ristorante degli Chef”.

A partire dalla seconda puntata, il programma si dividerà tra l’arena di gioco e la cucina di un vero e proprio ristorante. Nel primo ci si dà battaglia davanti ai giudici, dove i dieci aspiranti chef devono dimostrare tutta la loro creatività e il loro talento, affrontando sfide sempre diverse. Nel secondo, il cuore del programma, le cucine saranno gestite direttamente dai concorrenti, mentre i giudici assegneranno il tema del menù, su cui le brigate dovranno creare i piatti da proporre ai clienti che sceglieranno senza conoscere la squadra che li ha preparati. Le due brigate, sotto la supervisione di uno dei giudici, dovranno soddisfare il palato di oltre quaranta commensali, superare imprevisti di ogni genere e portare a termine un servizio all’altezza di un ristorante stellato. Tra gli avventori, persone comuni e volti noti della tv e dello spettacolo, come Sandra Milo, Rossella Brescia, Roberta Lanfranchi, Fabio Troiano, Samuela Sardo.

A fine serata, solo la brigata che si sarà destreggiata meglio, si aggiudicherà la vittoria e le tre stelle in palio.

Il capo brigata vincente, passerà di diritto alla puntata successiva e sceglierà l’assistente migliore, rendendolo immune dalle successive prove. I concorrenti rimasti, invece, avranno ancora occasione per salvarsi dall’eliminazione: confrontarsi su una prova di abilità, al termine della quale il vincitore avrà un vantaggio per la sfida finale.

Nella finalissima, le stelle da conquistare saliranno a sette. Oltre a quelle già previste, si aggiungeranno quella del tavolo dei vip presenti e quella di un prestigioso Chef ospite della puntata.

Gli ottanta Concorrenti selezionati

Arrivano da ogni parte d’Italia gli aspiranti Chef, ma non solo. Anche dalla Svizzera, dal Messico e dall’Australia. 18 anni il più giovane, 68 il più anziano. Tra gli ottanta concorrenti selezionati fra le oltre tremila candidature, ci sono 42 donne e 38 uomini di tutte le età, con un’età media poco inferiore ai 40 anni. Il Lazio, la regione con più concorrenti selezionati.

I Giudici “Stellati”

ANDREA BERTON(48 anni). Si è formato nella brigata di Gualtiero Marchesi. Attraverso la collaborazione con la Taverna di Colloredo di Monte Albano, conquista la prima stella Michelin. Nel 2005 inizia la collaborazione con il Ristorante Trussardi alla Scala, dove ottiene numerosi riconoscimenti quali la prima stella Michelin nel 2008 e la seconda nel 2009, le Tre Forchette dal Gambero Rosso nel 2010 e i Tre Cappelli nella guida dell’Espresso nel 2011. Il ritorno alla “sua” cucina avviene con l’apertura del Ristorante Berton, con il quale nel novembre 2014, a neanche un anno dall’apertura, ottiene una Stella Michelin. Nel marzo 2015 è nominato Ambasciatore EXPO e nel 2016 ottiene 18 su 20 punti dalla Guida Espresso, le Tre Forchette del Gambero Rosso. Nello stesso anno lo Chef ottiene I Tre Cappelli della Guida ai Ristoranti d’Italia de l’Espresso e inizia la sua collaborazione con Il Sereno, lussuoso Resort sul lago di Como, dove apre il suo ristorante “Berton al Lago” che ottiene una stella Michelin nel novembre 2017. Ad ottobre 2018 Berton ottiene il Premio Pommery “Il piatto dell’anno” della Guida Ristoranti d’Italia 2019 dell’Espresso per la Lasagna al piccione e si aggiudica i 4 cappelli sempre della Guida de L’Espresso.

PHILIPPE LÉVEILLÉ. Chef di fama internazionale, già conosciuto dal grande pubblico televisivo. Nato nel 1963 in Francia, ma italiano di adozione, ha girato il mondo con la sua cucina eclettica. Dal 1994 è Chef del Miramonti l’Altro a Concesio di Brescia (2 stelle Michelin). Negli ultimi anni ha lavorato come consulente a Bangkok, Seul, Las Vegas ed ha avuto l’onore di cucinare per Benedetto XVI. Nel settembre 2011 ha aperto a Hong Kong il ristorante L’Altro (1 Stella Michelin), gestito fino al 2017. Oltre alle stelle Michelin, ha ricevuto riconoscimenti ad alto livello, tra i quali il Cappello d’oro sulla Guida Espresso e le Tre Forchette sulla guida Gambero Rosso 2019. A settembre 2015 è uscito il suo libro “La mia vita al burro”, romanzo culinario (Giunti Editore), finalista al premio Bancarella Cucina 2016.

ISABELLA POTÌ (classe 1995), è considerata una delle dieci donne più influenti della cucina italiana e tra le venti migliori Pastry Chef per il Gambero Rosso. Talentuosa e determinata, inizia la sua esperienza in pasticceria moderna e classica con i Pellegrino Bros. Continua le sue esperienze professionali alla corte dello Chef Claude Bosi a Londra e dallo Chef basco Martin Berasategui. Nel 2016 lavora in pasticceria dallo Chef Paco Torreblanca e si aggiudica il premio Chef Emergente Sud, ideato da Luigi Cremona. Nel 2017 è nella lista di Forbes 30 Under 30 Europe nella categoria Art. Lo stesso anno è nella brigata di Mauro Colagreco nel suo ristorante Mirazur e con Rasmus Kofoed presso Geranium. Nel frattempo, insieme a Floriano Pellegrino, ottiene il premio Performance dell’anno per le Guide dell’Espresso, raggiungendo i 3 Cappelli con il ristorante Bros. Nel 2018 è premiato con 1 Stella Michelin.

Funzionerà’?

Non sappiamo rispondere a quest’annosa domanda. Non senza vedere almeno qualche puntata di questo nuovo Cooking Reality, e farci una “reale” idea. Certo, gustare qualche piatto aiuterebbe il giudizio. Comunque, un dubbio rimane: mancava un nuovo programma di cucina in televisione? Già! Avete ragione.