Simonetta Agnello Hornby ha aperto le porte della sua sfera intima a Le Ragazze dove ha spiegato la malattia di suo figlio: “Nella mia famiglia avevamo confidenza con le persone disabili. Avevo una cugina che era sordomuta e divenne anche cieca. Credo che la disabilità sia una condizione umana. Non pensavo però di dover affrontare quello di mio figlio, malato di sclerosi multipla. E’ tetraplegico oggi, ma può fare molte cose“. La donna ha spiegato che il ragazzo ha avuto una fortuna, quella di vivere un’epoca tecnologica dove questo gli ha permesso di avere una vita quasi normale. Spiega: “È un ragazzo intelligente, ha avuto dei figli, è riuscito a realizzarsi“. Sicuramente la storia di suo figlio le ha permesso di crescere molto e di vivere una vita piena, apprezzando ancora di più la sua voglia di raggiungere risultati. La donna ha dimostrato di avere carattere anche da come ha raccontato le difficoltà vissute al fianco di suo figlio e del suo lungo percorso verso quella che ha raccontato essere per loro la normalità. (agg. di Matteo Fantozzi)



Gli anni di una Sicilia antica

Simonetta Agnello Hornby è una delle donne protagoniste della nuova puntata de “Le Ragazze“, il programma del prime time della domenica sera di Rai3 condotto da Gloria Guida. Questa settimana la scrittrice italiana di fama mondiale è pronta a raccontare gli anni di una Sicilia antica trattata con i toni del realismo magico. Intanto proprio in questi giorni la scrittrice ha pubblicato la graphic novel di “La Mennulara“, romanzo d’esordio pubblicato nel 2002 e tradotto in tutto il mondo. Un successo straordinario che racconta la storia di Maria Rosalia Inzerillo, detta la Mennulara, in una Sicilia anni ’70. Scrittrice di grande successo, basti pensare che tutte le sue opere hanno infranto il milione di copie vendute solo in Italia.



Simonetta Agnello Hornby, il viaggio con il figlio George

La scrittrice Simonetta Agnello Hornby nelle sue opere ha voluto raccontare anche la disabilità. Madre di George, affetto da sclerosi multipla, la scrittrice ha documentato dapprima il viaggio da Londra alla Sicilia nel documentario “Io & George” e poi ha scritto un libro dal titolo “Nessuno può volare” da cui è stato estrapolato anche un omonimo documentario. Un lungo viaggio alla scoperta della disabilità che la scrittrice ha sempre vissuto e raccontato con estrema semplicità e normalità. Intervista da IlLibraio.it, la scrittrice ha raccontato come è nata l’idea del libro – documentario “Nessuno può volare”: “Volevo compiere un viaggio attraverso l’Italia con mio figlio per comprendere la situazione di chi è disabile in questo paese. Il libro è la visione letteraria dell’esperienza, mentre per interessare molte più persone e coinvolgerle in una storia di disabilità c’è il film”.



Il rapporto con l’Italia e…la Brexit

Nata a Palermo nel 1945, Simonetta Agnello Hornby vive oramai da tantissimi anni a Londra. “Io sono siciliana, italiana e inglese: ho tre paesi. E sono abituata a sentirmi parte di più nazionalità” ha raccontato la scrittrice, che quando si parla di cultura ha le idee molto chiare. “La cultura non si basa tanto sulla lingua, che nel giro di tre generazioni si perde, ma sulla cucina, perché si vive mangiando” ha detto la Hornby che, oltre a raccontare la Sicilia degli anni ’70, ha pubblicato anche una serie di libri dal grande successo legati proprio al mondo della cucina. Sul Brexit, votato a passato a Londra, non ha alcun dubbio: “Si tratta di una grande stupidaggine. Ma nasce da un problema comune a tutta l’Europa: la classe politica è debole nella forza così come nell’onestà. Non ci sono più ideali comuni. In futuro si risolverà, tra dieci anni l’Unione Europea sarà diversa da quello che è ora“.