Con il caso di Daphne Caruana Galizia prosegue la seconda stagione di “Kings of Crime”, in prima serata sul canale Nove del digitale terrestre in chiaro. La giornalista uccisa a Malta dopo tante inchieste condotte sulla corruzione dilagante nel suo paese, e per la quale ancora deve essere fatta giustizia e soprattutto chiarezza sulle dinamiche del suo omicidio. A ricostruire la storia e a cercare di reperire nuovi elementi ci proverà Roberto Saviano, alla conduzione di “Kings of Crime”, che incontrerà i figli della giornalista che stanno lottando affinché la tragica storia della madre continui ad avere la giusta cassa di risonanza a livello internazionale, non solo per fare chiarezza sulle circostanze del suo omicidio, ma anche per portare avanti le battaglie che la giornalista aveva sempre condotto in prima linea anche sul suo blog, anche quando non c’erano testate che ospitassero i suoi articoli di denuncia.
I DUBBI SULL’IDENTIFICAZIONE DEI MANDANTI
L’inchiesta sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia è andata avanti, seppur a rilento, in questi mesi anche grazie alla pressione dell’opinione pubblica maltese, e poco più di una settimana fa il “Times of Malta” aveva parlato di importanti passi avanti nell’inchiesta, con almeno due cittadini maltesi identificati tra i mandanti dell’omicidio. Una ricostruzione non ufficiale che non ha convinto i figli di Daphne, come spiegato da uno di loro, Andrew: “Al momento non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale. Sappiamo quanto abbiamo letto dai giornali. Come è possibile che gli sviluppi dell’indagine sul più importante omicidio del Paese non siano comunicati in una maniera appropriata? Forse perché non ce ne sono di sviluppi? Vorrei che la polizia confermasse o smentisse le indiscrezioni e smettesse di giocare con il pubblico”. Una visione critica che i figli di Daphne Caruana Galizia non hanno mai risparmiato nei confronti del Governo del premier maltese Muscat, spesso accusato di non essersi battuto in prima persona per la ricerca della verità.
I FIGLI ACCUSANO MUSCAT
L’omicidio di Daphne Caruana Galizia risale al 16 ottobre 2017, e a più di un anno dai fatti non si è ancora arrivati ad individuare nomi e cognomi dei responsabili. E ad appena 24 ore dall’omicidio il figlio Matthew tuonò proprio contro Muscat, indicando precise responsabilità del Governo maltese riguardo l’accaduto: “Mia madre è stata assassinata perché era per lo Stato di diritto contro chi vuole violarlo. Ecco dove siamo: in un Paese mafioso dove puoi cambiare gender sulla carta di identità ma vieni ridotto in pezzi se eserciti le tue libertà. Mentre quel clown di Muscat parlava ieri in Parlamento di una cronista che ha demonizzato per un decennio, un sergente di polizia ha scritto su Facebook: ‘Ognuno ha quello che si merita, letame di mucca’. Muscat ha riempito il suo ufficio di corrotti, la polizia di corrotti e imbecilli, e i tribunali di corrotti e incompetenti.” Parole durissime che saranno raccolte anche da Roberto Saviano nell’intervista realizzata per “Kings of Crime”.