Chi si aspetta una storia hot con scene altrettanto calde da guardare e riguardare si sbaglia di grosso, almeno agli inizi. Baby è stata presentata in conferenza stampa dopo la proiezione dei primi due episodi nei giorni scorsi e sono già in molti quelli che hanno lamentato l’assenza del “tema principale”. Quello che è certo è che Baby non è solo una serie sulle piccole prostitute al centro dello scandalo italiano o romano ma riesce ad accendere l’attenzione su quanto la famiglia sia disfunzionale in questi tempi moderni: “Sei hai sedici anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili. Per quanto sia tutto così perfetto. Per sopravvivere abbiamo bisogno di una vita segreta“. Questo recita il trailer della serie, la seconda italiana firmata Netflix dopo il successo di Suburra, ed è già tutto dire su quello che sarà il tema dello show che da domani, 30 novembre, arriverà in Italia e in tutti i Paesi in cui la piattaforma.
TRAMA E CAST DI BABY
La linea editoriale sembra quasi non cambiare visto che ancora una volta la location è Roma e che il tema rimane la cronaca. Baby è infatti vagamente ispirata al caso delle baby prostitute del ricco quartiere romano dei Parioli ma quello che il pubblico non si è aspetta che rimarrà tutto in secondo piano come un mero riferimento che servirà solo a fare da sponda a una storia che vuol dire molto di più e che ha quasi il sapore di un teen drama. Gli stessi registi Andrea De Sica e Anna Negri non si tratta di un documentario o un un racconto della cronaca di quei fatti ma soprattutto di una storia generazionale sulla vita segreta di alcuni adolescenti romani a cominciare dalle protagoniste ovvero Chiara e Ludovica interpretate da Benedetta Porcaroli e Alice Pagani. A loro si uniscono Riccardo Mandolini e Brando Pacitto e il cast di “adulti” ovvero Paolo Calabresi, Claudia Pandolfi, Isabella Ferrari, Massimo Poggio e Galatea Ranzi. La prima stagione della serie è composta da sei episodi che saranno disponibili da domani per intero su Netflix.
LE PAROLE DI ANDREA DE SICA
Una favola nera e niente di morboso, da questi elementi deve partire tutti coloro che da domani, 30 novembre, si avvicineranno alla serie e ai suoi sei episodi che promettono addirittura un seguito se gli ascolti e il riscontro sarà positivo. Lo stesso regista Andrea De Sica, secondo quanto riporta Leggo.it, ha confermato: “La storia dei Parioli è stato uno spunto, raccontare un quartiere che non è solo quello che vuol far credere al resto del mondo Ognuno dei personaggi ha un problema che li accomuna tutti, la prostituzione è solo una delle possibili declinazioni“. All’interno della serie il racconto principale è legato alla ricerca dell’amore in “un universo in cui non è esiste e la prostituzione che ne deriva è solo l’esempio più forte per dare sostanza a questo conflitto”. Ecco il trailer della serie: