Marco Carta torna a parlare dopo il coming out. Lo fa in un’intervista a Spy, in cui rivela di essere “felicemente fidanzato“. “Se è famoso? No, lui non fa parte del mondo dello spettacolo, è una persona comune. Posso dire che finché potrò e finché vorrà lui, cercherò di tutelare la sua privacy. […] Comunque sono favorevole al matrimonio gay e sono anche pro alle adozioni“. L’esperienza familiare l’ha segnato profondamente. Marco non ha avuto un padre, e non fa fatica ad ammetterlo. Anzi: “Io posso dirlo più di chiunque altro. La domanda allora è: meglio non avere nessuno come è successo a me, o meglio avere due padri o due madri? Un bambino impara l’amore, l’educazione, i valori dai genitori”. Poi dà un suo parere circa la familiarità della tendenza: “[Un bambino] non impara l’orientamento sessuale, quello non si insegna e non si impara, è una cosa innata e non influenzabile”.
Marco Carta tra carriera e vita privata
Al di là del suo percorso musicale, che va sempre a gonfie vele, Marco Carta si dice “soddisfatto”. Quando canta esprime quello che sente, come ha già fatto nel singolo Una foto di me e di te. “Essere liberi è impagabile”, prosegue. “Nel mio percorso è capitato che qualcuno avesse provato a dire qualcosa su di me, al posto mio, anche quando non mi andava. Per questo omettevo, per questo io non rispondevo, perché la cosa mi indispettiva. […] Questo è normale, deve essere normale per i ragazzi a casa. Mi faceva soffrire non poter camminare per strada con la persona che amavo o andare al cinema con lui. Io avevo paura di questa giornata, avevo paura della chiave di questo coming out. Ok, l’ho fatto dopo 10 anni, questo è il mio percorso, ma l’ho fatto”.