“Voglio condurre Sanremo” dice senza falsa modestia Pupo, una carriera 40ennale tra canzoni e show televisivi, oggi protagonista di Strafactor. Programma in cui dice in una intervista al quotidiano Il Tempo di trovarsi benissimo, una sorta di ritorno alle origini quando girava per i paesi della Toscana incontrando artisti di tutti i tempi. Di Elio, che condivide con lui e la Dark Polo Gang il ruolo di giudice, dice che si conoscono da anni anche grazie alla nazionale cantanti. Da anni Pupo è protagonista televisivo: “C’è stata una grande evoluzione soprattutto nel campo della fiction. Ma nel campo dell’intrattenimento ci sono difficoltà perché, spiega, i reality hanno preso tutto lo spazio e a me non piacciono molto”. Di Sanremo a cui ha partecipato molte volte dice di non voler più fare il concorrente, ma, invece il suo desiderio professionale è fare il direttore artistico, “essere il dopo Baglioni”.
VOGLIO ESSERE IL DOPO BAGLIONI
“Al Festival vorrei dare un taglio più internazionale soprattutto nella scelta dei brani”. Troppo rap oggi, dice ancora, bisogna tornare alle grandi canzoni. Del successo televisivo dice che è grazie alla sua confidenza con la telecamera: “Odio la falsa modestia e il mio successo potrebbe derivare dalla memoria e dal bagaglio culturale, la televisione ha bisogno di personaggi che abbiano una cultura generalista. Sono più vero di tanti altri e piaccio per la mia sincerità”. Curiosa la sua vita privata: vive con una compagna ma non si è mai separato dalla moglie. E’ così da trent’anni dice, condividano momenti comuni come feste e compleanni, tra loro c’è un buon rapporto, è una storia d’amore vera e sofferta e più passa il tempo e più diventa normale. Uno stile di vita, dice, che non si possono permettere quelli che non hanno molti soldi. A questo va aggiunta la sua dipendenza dal gioco d’azzardo che ha raccontato in un libro e di cui dice di essere uscito, si considera un sopravvissuto: “A 25 anni ero miliardario, a 35 anni avevo perso tutto”.