Sabina Guzzanti
è tra le donne che tornano su Rai 3 con La tv delle ragazze, mitico programma targato 1988/89. L’artista ha voluto ricordare, in una lunga intervista a Blogo, di aver vissuto con grande emozione quell’esperienza 30 anni fa. La sua spiegazione si articola fino alla chiusura di un programma che risale a quindici anni fa, quando Raiot fu cancellato improvvisamente: “Fu chiuso dopo una sola puntata, per motivi di palese censura politica. Insieme alla Rai sono stata citata in giudizio. Il caso poi è stato archiviato, era assolutamente infondato. Nonostante questo nessuno si è scusato e nessuno ci ha permesso di ricominciare a farlo“. Questo è alla base di un rapporto molto contraddittorio che Sabina ha avuto con la televisione, dove però ci tiene a specificare non sta ritornando ora perché ha sempre continuato a fare il regista. Stasera, giovedì 8 novembre, il programma La tv delle ragazze – Gli stati generali 1988-2018 sarà finalmente in onda e così potremo vedere anche il ruolo della Guzzanti. Clicca qui per il video dell’intervista
“Non so se sia una nuova Rai”
Con l’avvento a La Tv delle ragazze Sabina Guzzanti non può fare a meno di pensare che questa avventura si possa discostare rapidamente da quello che aveva fatto in passato. Ha infatti spiegato: “Non so se andiamo incontro a una nuova Rai, ma sto facendo quattro puntate de La tv delle ragazze, una situazione circoscritta e molto protetta”. C’è la voglia di esporsi e di raccontarsi tramite le immagini di un programma televisivo che promette di essere irriverente e pieno di colpi di scena. Serena Dandini le ha dato una possibilità importante e Sabina non se l’è lasciata sfuggire, pronta a dimostrare ancora una volta di essere sempre adatta a ogni tipo di contesto televisivo. Vedremo poi se se la caverà e come sarà integrata all’interno di una trasmissione che in quattro puntate si pone l’obiettivo di rievocare vecchi ricordi.
Quando un programma tutto suo?
Nell’intervista a Sabina Guzzanti, protagonista de La tv delle ragazze, ci si interroga anche su quando questa farà un programma tutto suo. La donna ci tende a specificare: “Io sto facendo la regista davvero con grande felicità da un bel po’ e onestamente continuerò a fare quello. La mia passione rimane il cinema“. Il suo percorso dietro la macchina da presa è iniziato nel 2002 con “Bimba – È clonata una stella”. Il grande successo arriva però nel 2005 quando dirige “Viva Zapatero!”. Dopo “Le ragioni dell’aragosta” arriva un altro interessante esperimento e cioè “Draquila – L’italia che trema”. Gli ultimi due film girati dalla donna sono due documentari. Nel 2011 ha girato Franca, la prima, mentre nel 2014 La trattativa.