Valentina Vignali ha fatto infuriare il web. La giocatrice di pallacanestro e influencer, ha preso uno scivolone niente male che ha fatto letteralmente infuriare il popolo della rete. “La dieta Auschwitz non la faccio manco se mi pagate”, ha confidato. Dopo queste parole, la bufera social si è scatenata in un momento, trasformando una battuta riuscita male in una vera e propria sommossa dell’internet furioso. Mentre spiegava ai follower tutti i segreti per la sua forma smagliante, ha raccontato di avere una alimentazione completa ma salutare che contempla anche dei prodotti dietetici (quelli sponsorizzati costantemente su Instagram, per intenderci).  Valentina ha voluto precisare, riprendendo la sua dispensa piena di cibo, che non rinuncia assolutamente ai piaceri della tavola. A tal proposito infatti, ha anche un secondo account proprio dove posta le sue creazioni, essendo una grande appassionata di torte.

Valentina Vignali, una battuta infelice ed è subito polemica

A esprimere il proprio giudizio negativo contro Valentina Vignali, è stato anche Daniele Regard, esponente della comunità ebraica romana, che su Facebook ha scritto: “Lei è Valentina Vignali, influencer molto famosa con quasi 2 mln di follower su Instagram. Oggi parlando di diete ha tirato fuori questo commento da vomito. Il problema non è solo la sua totale ignoranza becera, ma che giovanissimi che la seguono leggano una cosa simile, banalizzandola. Ecco signorina Vignali, spero che le arrivi questo messaggio: ad Auschwitz le persone morivano di fame perché trattate peggio delle bestie. Erano lì per il solo fatto di essere considerate diverse […] Spero con tutto il cuore che chi la segue non la prenda come esempio perché quello che manda è un messaggio drammaticamente sbagliato. Influencer de che?”. Proprio come riporta il Messaggero, Valentina Vignali ha provveduto a cancellare la storia incriminata e chiedere scusa ai follower: “Ho usato un termine improprio con leggerezza e mi spiace se è stato offensivo. Sicuramente non era mia intenzione, dato che quest’estate invece che andare a Ibiza sono stata in Austria in vacanza a vedere tra tante cose anche i campi di concentramento”.