Anche Peter Gomez, direttore del FattoQuotidiano.it, era finito al centro del toto-nomi in merito alla direzione del Tg1. Alla fine però, la scelta orientata dal governo Lega-M5s è ricaduta su Giuseppe Carboni, neo direttore del Tg della prima rete di casa Rai. Non un sorpasso subito all’ultimo minuto ma un vero e proprio rifiuto da parte dello stesso Gomez che solo in queste ore, nell’ambito di un suo intervento alla trasmissione Un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1 ha rivelato alcuni retroscena rimasti fino ad oggi ignoti. “Sì, è vero, mi hanno chiesto di fare il direttore del Tg1. Me lo ha chiesto in maniera molto diretta e carina il direttore generale Salini, che aveva intenzione di fare delle nomine anche esterne per i Tg, fuori dalla logica di spartizione”, ha rivelato Gomez. Una proposta, quella riservata al direttore del Fatto Quotidiano online, molto importante poiché lo avrebbe portato ad essere alla guida del Tg più seguito d’Italia, ma alla quale ha voluto dire di no, seppur in modo sofferto.

PETER GOMEZ E LA DIREZIONE DEL TG1: ECCO PERCHÉ HA DETTO DI NO

Al Dg Salini, autore della proposta, Peter Gomez ha dovuto rifiutare il la direzione del Tg1 che gli era stata avanzata. Ha spiegato però di avergli detto “che ero contentissimo e lusingato della proposta, perché dirigere il Tg1 era il mio sogno”, ma alla fine ha rifiutato cordialmente. “Gli ho spiegato che per tutta la vita ho scritto articoli e libri per dire che i partiti dovrebbero uscire dalla Rai… non è che se poi ti arriva la proposta della vita puoi dimenticare quel che hai detto prima”, ha motivato Peter Gomez ad Un Giorno da Pecora. “È una vita che dico che vorrei la Rai come la Bbc…”, ha proseguito, ammettendo ancora “sono convinto sarei stato libero, che sarebbe stato un primo passo, ma che tutto il resto rimaneva lottizzato”, quindi, “ho detto no, ma è stato un no sofferto”. Un sonoro rifiuto, dunque, ampiamente valutato prima della risposta che, secondo la spiegazione di Gomez non poteva che essere quella poi data dal giornalista.