E’ giunto al termine il Torino Film Festival 36, una edizione ricca di bei film e di sorprese, con qualche passo falso e poche delusioni. Il concorso principale è tornato ad ospitare esordi di livello internazionale, abbinando i big name a cineasti di prospettiva di ogni parte del mondo: Italia e Filippine, Stati Uniti e Danimarca, un mix che ha fatto centro. Ottime anche le pellicole presenti in Festa Mobile e After Hours, citiamo su tutti Santiago, Italia di Nanni Moretti e High Life di Claire Denis. Ma è giunto il momento di assegnare i premi e non mancano le sorprese dalle scelte della giuria presieduta da Jia Zhangke: il riconoscimento principale è finito a Wildlife, opera prima di Paul Dano con protagonisti Jake Gyllenhaal e Carey Mulligan. Per l’attore statunitense un premio economico di 18 mila euro.
PREMI TORINO FILM FESTIVAL 36: I VINCITORI
Il premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (7 mila euro) è stato assegnato a Atlas, film diretto dal tedesco David Nawrath. Menzione speciale della giuria a Rossz Versek (Bad Poems) dell’ungherese Gabor Reisz, una commedia che ha convinto e che ha strappato applausi in sala. Il premio miglior attrice va a Grace Passo, volto di Temporada diretto da Andrè Novais Oliveira. Un ex-aequo per il miglior attore: Jakob Cedergren per The Guilty e Rainer Bock per Atlas. Il film danese, candidato agli Oscar per la migliore pellicola in lingua straniera, si è aggiudicato anche il premio per la miglior sceneggiatura. Altro ex-aequo per quanto concerne il premio del pubblico: ancora The Guilty di Gustav Moller e Nos Batailles di Guillaume Senez, girato tra Francia e Belgio.