Fabrizio Bentivoglio ospite de La vita in diretta per una bella intervista con Tiberio Timperi. Un dialogo su ritmi “slow”, come piace all’attore, che proprio per questo motivo non ha fatto mistero di preferire alla velocità a volte stressante della televisione la pacatezza riflessiva della radio. Non tutti sanno che Bentivoglio da ragazzo giocava nelle giovanili dell’Inter, poi un infortunio pose fine alle sue speranze di diventare calciatore:”I miei genitori non ci tenevano che facessi il calciatore, quindi anch’io non ne ho sofferto più di tanto. Più che per il cinema mi sono ritrovato prima con la passione per la musica in realtà. Poi è arrivata la Civica Scuola d’Arte Drammatica, stavo preparando Anatomia Uno con la radio accesa e stavano intervistando questo ex studente del Piccolo di Milano che parlava di mimo, voce, fonetica e man mano che ascoltai chiusi il libro, andai al bando di concorso e tutto inizio così“.
FABRIZIO BENTIVOGLIO, “LA TENTAZIONE A CUI NON BISOGNA MAI CEDERE NEL CINEMA”
Tiberio Timperi ha domandato a Fabrizio Bentivoglio quale sia il sistema, per un attore, non restare prigioniero di un determinato genere. La risposta dell’interprete è stato molto acuta:”Più che di un genere, si può rimanere prigionieri di un ruolo, una maschera: quando ti riesce qualcosa 9 volte su 10 ti chiedono di rifarla uguale. Questa per me è una tentazione che bisogna vincere, sforzarsi almeno di farlo. Il vero divertimento di questo lavoro è quello di cambiare, uscire da sé“. Siamo stati abituati più volte a vedere Bentivoglio nella parte di un padre, l’attore nella vita ha 3 figli: “Sono partito tardi, ma mi sono rifatto. Da figlio unico non volevo figli unici, ho sempre guardato con invidio quelle famiglie numerose con tanti fratelli. Ora capisco che facevo bene a invidiarli e a desiderare fratelli e sorelle“. Infine una battuta su Il testimone invisibile, il thriller che uscirà nelle sale cinematografiche giovedì 13 dicembre:”E’ la storia di un padre a cui una sera sparisce il suo unico e amatissimo figlio e di fronte ad una polizia che traccheggia un po’ troppo si ritrova lui a dover fare le indagini“.